"Condividiamo la finalità della direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, ma non le modalità scelte, che a nostro avviso sono coercitive e obbligatorie e non supportano i cittadini in questa transizione ecologica in ambito immobiliare”, dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale di FIAIP, intervistato a margine di CREDITO E FINANZA 2023.
Tre i correttivi proposti: innanzitutto, che ogni Stato membro posso utilizzare due strumenti incentivanti coperti finanziariamente da un Fondo enegetico europeo: incentivi fiscali strutturali fino al raggiungimento degli standard minimi energetici e finanziamenti agevolati – in particolare "mutui green a tassi davvero contenuti" – con forme di garanzia dello Stato.
Il secondo correttivo riguarda l’ampliamento del sistema delle deroghe e delle esenzioni per gli immobili storici anche non vincolati, necessario perché, spiega Baccarini, il patrimonio immobiliare italiano presenta caratteristiche molto differenti rispetto agli altri Paesi.
Infine, una “gradualità percorribile”, cioè delle soglie di attenuazione nel percorso di efficientamento energetico nazionale attraverso un allentamento temporale perché gli obiettivi del 2030 e del 2033 sono eccessivamente stringenti.