Non è più solo la spinta della normativa a spronare le banche a integrare i fattori ESG nei propri obiettivi strategici, ma è ormai diffusa nel settore la consapevolezza dell’importanza di abbracciare un modello di business sostenibile. Lo sottolinea Sofia Maria Lauriola, Senior Specialist di Prometeia, ricordando che sono soprattutto gli istituti di maggiori dimensioni ad essere più avanti e ad aver aderito volontariamente al raggiungimento dei requisiti Net Zero.
Una strategia ESG, continua Lauriola, produce valore e vantaggi competitivi con positive ricadute come lo sviluppo del volume del credito o la riduzione del costo del funding e consente di attrarre i talenti. Tra i fattori abilitanti per l’implementazione di questa strategia ci sono una governance solida per monitorare le attività, un adeguamento trasversale di tutti i processi organizzativi e l’adozione di strumenti di analisi e misurazione in grado di controbilanciare l’attuale carenza dei dati.