Salone dei Pagamenti, Bancomat lancia Eur-Bank, la stablecoin italiana di sistema che guarda all’Europa
di Flavio Padovan
-
29 Ottobre 2025
Pronti, via. Al Salone dei Pagamenti 2025, mentre si stavano ancora ultimando gli ultimi allestimenti per l'edizione del decennale, è arrivato la notizia destinata a scuotere la community dei pagamenti riunita a Milano.
Con un annuncio che ha sorpreso, Bancomat ha presentato Eur-Bank, la stablecoin di sistema ancorata all'euro, una moneta digitale emessa dalle banche italiane e garantita da riserve reali quasi 1 a 1.
L'iniziativa, che porta l'Italia al centro dell'evoluzione europea dei pagamenti, rappresenta molto più di un'innovazione tecnologica: è la nascita di una nuova architettura di fiducia tra banche, istituzioni e cittadini, in linea con la visione di una moneta digitale europea, sicura e condivisa. Uno strumento che consentirà di accedere in modo efficiente al mondo dei digital assets regolamenti e che unisce fiducia e riduzione dei costi, diventando il ponte naturale tra il settore bancario tradizionale e la nuova economia digitale.
Una moneta emessa dalle banche
«L'Europa può e deve avere un ruolo ancora più importante nel settore dei pagamenti, ha spiegato Burlando nella conferenza stampa organizzata prima del Salone. "Il 98% delle stablecoin è emesso in dollari negli Stati Uniti da soggetti privati, fuori dal perimetro regolato.In Europa, invece, il regolamento MiCAR stabilisce che le stablecoin possano essere emesse solo da banche o istituti di pagamento vigilati. Ed è questo il nostro punto di partenza».
Eur-Bank nasce dunque come moneta bancaria di sistema, non come iniziativa di operatori privati non regolamentati. Il progetto prevede che siano le banche italiane a emettere la stablecoin, mentre Bancomat fornirà l'infrastruttura tecnologica, la governance e la connessione con le reti europee. «Noi - ha aggiunto Burlando - ci poniamo come abilitatori, non come emittenti. La moneta sarà distribuita dalle banche e resa interoperabile da Bancomat"
l valore strategico di una stablecoin ancorata all'euro
Il contesto in cui nasce Eur-Bank è di portata geopolitica. «Negli Stati Uniti - ha ricordato Burlando - l'emissione di stablecoin in dollari rafforza il ruolo del dollaro stesso, perché crea una domanda aggiuntiva di titoli del Tesoro americano. n Europa, invece, non abbiamo ancora un'infrastruttura analoga, e questo ci penalizza in termini di competitività monetaria».Da qui la convinzione che emettere stablecoin ancorate all'euro abbia una valenza strategica:rafforzare il ruolo dell'euro nel mondo digitale e ridurre lo svantaggio competitivo dell'Europa rispetto agli Stati Uniti. L'obiettivo, nelle parole di Burlando, è «dare vita a un'infrastruttura di pagamento più efficiente per i cittadini europei, ma anche più interessante per gli investitori internazionali, che potrebbero trovare nell'euro digitale una valuta più sicura e stabile delle stablecoin in dollari».
Una garanzia reale: riserve quasi uno a uno
Una delle grandi differenze tra Eur-Bank e le stablecoin americane risiede nella qualità del sottostante. Burlando lo ha spiegato con chiarezza: «Il sottostante dietro le nostre stablecoin è quasi uno a uno, cosa che non hanno nemmeno le banche commerciali. È una riserva reale, pienamente coperta, che assicura la convertibilità immediata. È per questo che gli operatori privati americani non vogliono emettere stablecoin in euro: non ci guadagnerebbero».Eur-Bank, al contrario, non nasce per generare profitti diretti, ma per offrire al sistema bancario e ai cittadini uno strumento sicuro, trasparente e funzionale all'economia reale. Una moneta digitale regolata, non speculativa.
Superare la frammentazione europea
Altro punto chiave del progetto è la volontà di evitare la frammentazione europea. «Bisogna evitare di ripetere gli errori del passato. Non è utile ed efficiente che ogni banca o Paese crei la propria stablecoin, magari denominata in euro ma non interoperabile. Il rischio è di avere tanti "ducati" e "sesterzi" digitali che non si parlano tra loro». La soluzione proposta da Bancomat è una stablecoin unica di sistema, interoperabile all'interno del Paese, perché emessa in modo unitario dal sistema bancario italiano e potenzialmente estendibile in tutta l'area euro, grazie agli accordi che Bancomat sta portando avanti con altri schemi domestici e con la rete EPI (European Payments Initiative).«Potremmo essere i primi a definire uno standard - ha aggiunto Burlando - su cui gli altri Paesi europei potrebbero innestarsi, condividendo le stesse regole e la stessa tecnologia». Il valore di Eur-Bank è anche nella sua applicazione pratica. Potrà essere utilizzata per pagamenti transfrontalieri rapidi ed economici, per conti deposito digitali con maggiore rendimento e soprattutto per l'acquisto di titoli di Stato tokenizzati, un tema su cui Bancomat è già in dialogo con il MEF. «La tokenizzazione del debito pubblico - ha spiegato Burlando - può rendere l'emissione più efficiente e accessibile, permettendo anche a un cittadino di acquistare 5 euro di BTP, senza intermediazioni costose e con la stessa sicurezza di un titolo tradizionale».L'obiettivo è digitalizzare la relazione tra Stato, sistema bancario e cittadini, riducendo i costi, aumentando la trasparenza e stimolando la partecipazione diretta dei risparmiatori all'economia nazionale.
Un progetto sostenuto da ABI e MEF
Il sostegno dell'ABI è stato confermato dal Vice Direttore Generale Vicario Gianfranco Torriero, che ha definito Eur-Bank «un'iniziativa di sistema costruita dentro la cornice regolamentare del MiCAR, che oltre a creare un mercato armonizzato, garantisce fiducia e sicurezza ai cittadini». Sottolineando anche che «la moneta digitale di sistema rafforza la sovranità strategica dell'Europa e consolida il rapporto di fiducia tra banche, imprese e cittadini».
Dalla sponda istituzionale, anche il sottosegretario al MEF Federico Freni ha espresso un appoggio deciso: «L'accento posto da Bancomat sulle stablecoin guarda alla giusta e doverosa necessità di garantire al Paese un ruolo di primo piano nella costruzione del nuovo ecosistema digitale, facendo leva su efficienza, trasparenza e velocità. Garantire l'emissione sicura di una stablecoin di sistema ancorata all'euro è presupposto fondamentale per alimentare e blindare quel patto di fiducia tra banche, operatori e cittadini che è alla base della nuova economia digitale».
Un'infrastruttura pronta: il 2026 come traguardo
Bancomat ha già avviato un dialogo formale con Banca d'Italia, che sta valutando il progetto con attenzione. «La conversazione è positiva - ha confermato Burlando - e siamo fiduciosi di ottenere le autorizzazioni necessarie. Contiamo di lanciare Eur-Bank nel corso del 2026, con il coinvolgimento pieno del sistema bancario e in coordinamento con il regolatore».Le banche italiane hanno già espresso il loro apprezzamento, conferendo a Bancomat anche deleghe formali per accompagnare il progetto.Un percorso che, se rispettato, farebbe dell'Italia il primo Paese europeo a lanciare una stablecoin bancaria regolata.
Da circuito a piattaforma di sistema
Il lancio di Eur-Bank si inserisce nel più ampio percorso di trasformazione di Bancomat.Come ha ricordato Burlando, «stiamo passando da circuito di pagamento a piattaforma di sistema. Siamo l'unico operatore europeo che può offrire tutta la filiera dei pagamenti: dal negozio fisico all'e-commerce globale, fino ai trasferimenti P2P e P2M».
Una metamorfosi resa possibile dalla nuova infrastruttura tecnologica centralizzata, completata all'85%, e dall'integrazione dei servizi in One Bancomat, l'ecosistema digitale che unisce in un'unica app le funzionalità di pagamento, loyalty e interoperabilità europea.
Bancomat Club e l'esperienza utente europea
All'interno di questo ecosistema si colloca anche Bancomat Club, il programma di fidelizzazione lanciato al Salone dei Pagamenti. Chi paga tramite la piattaforma Bancomat può accedere a premi, promozioni e vantaggi personalizzati, legati a partnership nei settori sport, cultura e musica. È un'iniziativa ancora rara in Europa - presente solo in Portogallo e pochi altri Paesi - che trasforma il pagamento in un'esperienza di relazione tra banche, esercenti e cittadini.
Verso una nuova architettura europea della fiducia
Con Eur-Bank, Bancomat si propone come apripista di una moneta digitale europea regolata, sicura e interoperabile. Un progetto che unisce tecnologia e sovranità, fiducia e visione industriale. Come ha sintetizzato Burlando: «Il futuro della moneta sarà digitale, ma dovrà restare umano. Vogliamo essere gli abilitatori del sistema, costruendo insieme alle banche una moneta sicura, utile e europea. È questa la direzione verso cui si muove il futuro dei pagamenti».