Rottigni (DG ABI): La cultura è una leva per lo sviluppo sostenibile dell’Italia
di Maddalena Libertini
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19 Settembre 2025
Dall'11 al 18 ottobre 2025 torna la settimana del Festival è cultura!, la manifestazione nazionale promossa da ABI e ACRI: sette giorni di eventi organizzati da banche, fondazioni e aziende partner in tutta Italia per celebrare e vivere insieme la cultura a 360°. Ne abbiamo parlato con il Direttore Generale dall'ABI, Marco Elio Rottigni.
Mancano poche settimane a è cultura! 2025 e il calendario degli appuntamenti continua ad arricchirsi, con proposte per tutti i gusti, gli interessi e le età. Visite ad architetture storiche e contemporanee, mostre d'arte, concerti, incontri letterari e scientifici, approfondimenti sull'educazione finanziaria e altri temi di interesse sociale, laboratori didattici. Una festa della cultura che banche, fondazioni, imprese partner, coordinate dalle promotrici ABI e ACRI, dispiegheranno su tutto il territorio italiano, dai piccoli centri alle grandi città. La terza edizione del Festival è stata annunciata da una campagna di comunicazione incentrata sul claim "è cultura! può avere effetti collaterali", a richiamare l'idea che arte e cultura non offrano solo piacere estetico, ma abbiano anche effetti positivi, profondi e duraturi sulla vita delle persone. A Marco Elio Rottgni, Direttore Generale dell'ABI, abbiamo chiesto di raccontarci la visione e le finalità che sostengono è cultura! e quali trasformazioni la cultura può stimolare.
Quali 'effetti collaterali' auspicate che il Festival possa contribuire a generare? E, più in generale, quali sono gli obiettivi che vi hanno spinto a creare e a sostenere questa iniziativa?
Con è cultura! mettiamo al centro l'arte quale occasione di conoscenza, ma anche di confronto e di approfondimento su temi attuali, che riguardano la società. è cultura! attraverso un ricco programma di eventi e incontri aperti a tutti in tutto il territorio nazionale, rappresenta uno spazio di visione sul mondo e di sperimentazione creativa, in grado di generare effetti "collaterale" d'impatto positivo per le persone, i territori e le comunità. La cultura e l'arte, in tutte le loro manifestazioni, permettono infatti di avere uno sguardo più profondo sul tempo e sulla società, rafforzando curiosità, senso civico e partecipazione, e stimolando una visione più inclusiva e articolata della realtà. L'obiettivo della manifestazione, che ha il suo momento centrale nella settimana dall'11 al 18 ottobre e che si sviluppa attraverso iniziative ed attività nel corso dell'anno, è far emergere la cultura come leva di crescita sostenibile, capace di unire linguaggi e generazioni diverse.
Anche quest'anno colpisce la sinergia tra banche, fondazioni di origine bancaria e altri soggetti del mondo finanziario. è cultura! si fonda proprio sul "fare rete". Che segnale dà questa ampia cooperazione rispetto al ruolo e alla responsabilità del settore bancario per la crescita e lo sviluppo del Paese?
Questa manifestazione si inserisce in un percorso sviluppato da tempo, che vede il mondo bancario profondamente impegnato nel promuovere sviluppo in un rapporto di costante sinergia con tutte le parti sociali, economiche, istituzionali. La collaborazione tra banche, fondazioni e istituzioni è un segnale forte di responsabilità condivisa. Significa mettere in comune strumenti e competenze per sostenere iniziative che producono valore culturale, sociale ed economico. Un impegno collettivo che testimonia l'attenzione alla crescita dei territori e delle comunità.
Per l'edizione 2025 si confermano la partecipazione della Banca d'Italia e i numerosi riconoscimenti istituzionali. Che valore attribuisce a questo sostegno così ampio e che cosa racconta dell'autorevolezza raggiunta dal Festival?
La partecipazione della Banca d'Italia e i riconoscimenti istituzionali confermano quanto sia un valore condiviso il percorso avviato. È un sostegno che dà forza al Festival, riconosciuto come progetto autorevole capace di mettere al centro la cultura come bene comune. Dimostra che l'iniziativa sa parlare al Paese intero e sa costruire relazioni radicate tra mondo bancario, istituzioni e società civile. La cultura, che rappresenta un elemento privilegiato per costruire relazioni inclusive e durature, diventa chiave per rafforzare ancora di più legami, scambio e reti di collaborazione tra istituzioni finanziarie e società civile, per riflettere sul presente e le sue sfide, e costruire il futuro.
Le attività di è cultura! culminano nella settimana del Festival che si tiene a ottobre, ma proseguono durante tutto l'anno grazie al portale web, ai social network e alle newsletter, che raccontano e danno visibilità alle centinaia di eventi promossi o sostenuti dal mondo bancario. Possiamo dire che le banche sono ormai a tutti gli effetti operatori culturali? E perché è importante che mantengano un impegno costante nella promozione e diffusione della cultura?
Le banche, assieme alle fondazioni, sono oggi anche operatori culturali perché custodiscono, valorizzano e aprono al pubblico patrimoni storici e artistici. Mantenere questo impegno è essenziale. Attraverso eventi, strumenti digitali e attività diffuse, le banche accompagnano costantemente le comunità in percorsi di conoscenza e condivisione, contribuendo anche a raccontare l'evoluzione dei territori.
Anche l'educazione finanziaria è parte integrante di è cultura!. In che modo la collaborazione con FEduF arricchisce il programma e qual è il valore aggiunto di questa integrazione?
L'educazione finanziaria è parte integrante del progetto perché la conoscenza economica è una forma di libertà e di inclusione. Cittadini informati e con cultura economica solida hanno infatti più opportunità di prendere decisioni su risparmio e investimenti in linea con le loro necessità, di gestire in sicurezza il proprio denaro e di pianificare obiettivi di vita contribuendo così al loro benessere individuale ma anche a quello sociale. La collaborazione con FEduF arricchisce il Festival, offrendo alle nuove generazioni ma non solo strumenti concreti per costruire fiducia e futuro, rafforzando il legame tra cultura e responsabilità.
C'è un messaggio che desidera rivolgere alle banche e alle fondazioni che hanno reso possibile questa terza edizione e alle comunità e ai cittadini che parteciperanno?
Ringrazio con convinzione le banche e le fondazioni che hanno reso possibile questa edizione. Alle comunità e ai cittadini rivolgo un invito: è cultura! è per tutti. Partecipare significa contribuire a un futuro condiviso, fondato su inclusione, coesione e bellezza.
Scopri tutti gli appuntamenti di è cultura!
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