Patuelli (Presidente Abi): I pagamenti digitali? Un’opzione di libertà
di Mattia Schieppati
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27 Novembre 2024
Nella Sessione di apertura che dà avvio ai lavori della nona edizione del Salone dei Pagamenti, il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, conferma il ruolo dei pagamenti digitali come strumento per far crescere la responsabilità, la consapevolezza e la trasparenza. E guarda alla prossima frontiera imminente: l’Euro digitale.
Nel dare avvio ai lavori del Salone dei Pagamenti 2024, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, osserva come la ricchezza di voci e di aziende che anche quest’anno fanno del Salone la manifestazione di riferimento per l’innovazione nei sistemi di pagamento, costituisca il vero grande valore di questa trasformazione in atto. “I sistemi di pagamento oggi sono plurali, diversificati, concorrenziali, e insieme configurano nuovi modelli e le opzioni più diverse delle forme di pagamento. Questa varietà è un’opzione di libertà, di responsabilità e di consapevolezza”, dice Patuelli, “ed esprime legalità. L’opzione del contante non è più l’unica, e non è più la principale. Nel 2023 le operazioni pro-capite annue con strumenti diversi dal contante sono cresciute del 14%, una cifra rilevante. Ed è altrettanto rilevante che lo “scontrino medio” di questi pagamenti continui a calare: nel 2023 è stato intorno ai 45 euro, con una riduzione di 2 euro rispetto alla media dell'anno precedente. Questo significa che i piccoli pagamenti, i micropagamenti, che recentemente vengono effettuati con carte o con tecnologie, stanno sempre più entrando nelle abitudini delle persone, nella quotidianità, e questo è un segnale di tendenza molto importante”.
Secondo tema che il Presidente dell’Abi propone alla platea del Salone è quello, attesissimo, dell’Euro digitale. “L’anno prossimo in questa sala parleremo dell’evento decisivo che aprirà una nuova frontiera dei pagamenti, che è indubbiamente quella dell’Euro digitale: non una nuova moneta, ma la terza forma della stessa moneta. Le monete nei secoli hanno avuto evoluzioni lente. L’euro digitale avrà un percorso rapido, perché la capacità di evoluzione oggi grazie alle tecnologie è diventata molto più accelerata. Ci sono ancora dei passi giuridici da compiere, che sono fondamentali, perché la terza forma dell’Euro dovrà sottostare alla medesima legislazione, alla medesima normativa anti-riciclaggio che sussiste per le altre forme. Sarà uno strumento ancora più forte e sicuro per combattere nerolandia e le attività di riciclaggio che troppe volte si nascondono dietro pseudo-valute cibernetiche”.