Teramo, firmato Protocollo anticrimine tra Prefettura, ABI e banche
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9 Marzo 2013
L'intesa rafforza la sicurezza promuovendo una maggiore collaborazione con le Forze dell'ordine e l'adozione di misure antirapina evolute
Sono 16 le banche operanti nella provincia di Teramo che hanno firmato il Protocollo per la prevenzione della criminalità in banca insieme ai rappresentanti delle Forze dell'Ordine e dell'Associazione Bancaria Italiana. Ma, fanno sapere dalla Prefettura, presto potrebbero aumentare ulteriormente. Scopo dell'intesa è quello di contrastare il fenomeno delle rapine nelle banche che, dopo un periodo di decremento (circa il 50% in meno negli anni 2010/2011), è in forte recrudescenza in provincia e nell'intera Regione. Da qui la necessità di adeguare e ampliare le misure inserite in un precedente Protocollo regionale, tuttora vigente, sottoscrivendo e rendendo operativa l'accordo su base provinciale. Oltre che dai rappresentanti degli istituti del territorio, il Protocollo è stata sottoscritta dal Prefetto Valter Crudo (vedi foto), in rappresentanza delle Forze di Polizia e da Marco Iaconis, coordinatore di Ossif, il centro di ricerca dell'ABI sulla sicurezza anticrimine.

Tra le misure individuate per rendere più efficace il contrasto delle rapine, particolare attenzione è stata attribuita a una sempre maggiore collaborazione e scambio informativo tra banche e forze dell'ordine, in particolare su situazioni ritenute a rischio. Inoltre, si punta anche sull'incremento di sistemi di sicurezza passiva da individuarsi tra 16 misure indicate, sulla maggiore protezione dei Bancomat, sulla costante manutenzione degli apparati installati, su corsi formativi per i dipendenti bancari in tema di sicurezza anticrimine.
La cerimonia della firma del Protocollo è stata organizzata a margine del seminario "Banche e Forze dell'Ordine: una collaborazione vincente", durante il quale sono intervenuti il questore Amalia Di Ruocco, il Comandante Prov.le dei Carabinieri Ten. Col. Giovanni Tosti ed il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Col. Pietro Pelagatti.
(F. Padovan)