L’Agorà del Futuro? Una piazza viva per la community dell’innovazione
di Mattia Schieppati
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9 Ottobre 2025
Per il terzo anno, il Salone dei Pagamenti accoglierà in uno spazio e con un programma dedicato persone, startup, PMI innovative, fintech, spinoff, corporation lanciando lo sguardo verso gli scenari dell'industria bancaria del 2100. I temi e lo spirito dell'Agorà sono presentati da Giampaolo Colletti di Startupitalia, che insieme al network di relazioni di ABIServizi ha lavorato alla definizione del palinsesto delle tre giornate di "evento nell'evento".
"L'Agorà del Futuro? È molto più di uno spazio espositivo all'interno del Salone dei Pagamenti: è una piazza viva, un luogo di confronto e di costruzione collettiva in cui startup, banche, investitori e istituzioni possono osservare insieme le trasformazioni in corso e provare a immaginare quelle future. Il suo valore è innanzitutto culturale, perché consente di raccontare e mettere a fuoco non soltanto la tecnologia, ma anche la visione e l'etica che devono accompagnarla". C'è una forte carica di energia, di energia generativa - per stare a un termine guida dell'evento - nelle parole con cui
Giampaolo Colletti, giornalista e direttore del magazine Startupitalia presenta il programma che per il terzo anno animerà, nelle giornate del Salone dei Pagamenti,
l'Agorà del Futuro, lo spazio fisico e di pensiero dedicato alla community dell'innovazione e all'esplorazione degli scenari di domani. Uno dei motori più freschi e coinvolgenti del Salone, costruito mettendo a valore il network di idee e di relazioni di ABIServizi e di Startupitalia.
Colletti, l'Agorà è ormai il punto di aggregazione di una community che è cresciuta anno dopo anno. Da dove deriva questa forza di attrazione?
È vero, l'Agorà del Futuro è un acceleratore di connessioni, perché mette in relazione soggetti che altrimenti difficilmente si incontrerebbero, favorendo la nascita di collaborazioni e progetti concreti. Partecipare all'Agorà significa avere la possibilità di contribuire a scrivere la narrativa dell'innovazione finanziaria in Italia, dare visibilità alle proprie esperienze, incontrare partner e attrarre talenti. Insieme si prova a ridisegnare il profilo di chi opera nel settore bancario e finanziario, questo il tema-compito che ci siamo dati per l'edizione di quest'anno. Fare un balzo dal 2025 al 2100 e provare a immaginare come si plasmerà nel futuro il profilo del nuovo professionista del comparto bancario e finanziario, tra tecnologie evolute, relazioni costanti con i propri clienti, flussi continui di notizie che dal mondo ricadono sulla propria scrivania, ridefinendo identità, strumenti, ruoli e obiettivi. Nelle tregiornale del Salone lavoreremo per stilare l'identikit del bancario tra 75 anni, un percorso di co-creazione che vedrà coinvolta tutta la community - startup, scaleup, PMI innovative, fintech, spinoff, corporation - e che arriverà a stilare un "Manifesto dei Talenti Generativi" della professione.
L'Agorà è ormai considerata uno spazio che consente di fare il punto - ogni anno - sullo stato di salute del fintech italiano e delle imprese innovative che co-operano con banche e settore finanziario. Come sta oggi l'ecosistema delle aziende innovative italiane, da questo punto di vista?
L'ecosistema italiano delle imprese innovative, e in particolare del fintech, sta vivendo una fase di maturazione interessante segnata da una vitalità crescente ma anche da sfide che non possiamo ignorare. Oggi vediamo startup e scaleup capaci di proporre modelli innovativi, sperimentazioni su open banking, embedded finance, identità digitale, insurtech e wealthtech. Ci si continua a muovere, anche in un contesto che resta sfidante, allargato, globale. I dati aggiornati al primo semestre 2025 raccontano una ripresa significativa: +40% di investimenti rispetto allo stesso periodo del 2024. Un segnale positivo, che testimonia la capacità dell'ecosistema italiano di attrarre capitale, di crescere ulteriormente e di provare a guardare il futuro con concreto ottimismo. Passo dopo passo, come ci dicono i dati di metà anno della ricerca "That's Round" che abbiamo realizzato in Startupitalia. Tuttavia la scalata verso dimensioni più competitive resta un passo complesso: le startup italiane faticano spesso a trasformarsi in realtà solide, con una presenza internazionale e una massa critica sufficiente. A pesare sono la carenza di capitali rispetto ad altri Paesi europei, la lentezza burocratica, i vincoli regolatori e, soprattutto, il gap di competenze digitali e manageriali che frena la crescita. La via maestra è segnata da modelli plug-in: si deve puntare all'innesto delle startup con realtà già consolidate, delineando perimetri più allargati. È il tempo degli ecosistemi imprenditoriali che ragionano in chiave di alleanze sistemiche. Si tratta di realtà a forte contenuto tech che operano a ridosso delle principali filiere produttive. Nel complesso, dunque, parliamo di un ecosistema che ha preso slancio, ma che deve compiere un salto qualitativo per essere davvero protagonista in Europa e non restare confinato in un ruolo periferico.
Quali sono le principali sfide che il settore deve cominciare ad affrontare per far crescere skills e professionisti "generativi"?
Se guardiamo alle professioni del settore bancario e finanziario, la sfida che ci troviamo davanti è costruire profili che non siano meri esecutori di procedure, ma che sappiano generare valore, idee, soluzioni nuove. Serve innestare competenze sempre più verticali con quelle ibride, capaci di intrecciare il linguaggio della tecnologia - dall'intelligenza artificiale alla cybersecurity, dall'analisi dei dati all'open banking - all'etica, alla comunicazione, alla visione sistemica. Un professionista generativo non può essere un tecnico chiuso in sé stesso, ma deve essere un traduttore, qualcuno che sa connettere mondi diversi e guidare la complessità. La formazione, quindi, non può essere episodica, ma deve diventare continua, integrata nei processi organizzativi, fatta di esperienze pratiche e di contatto diretto con startup e innovatori. A tutto questo bisogna affiancare un contesto che favorisca davvero la generatività: governance più snelle, incentivi alla sperimentazione, possibilità concrete di proporre idee e di vederle accolte. I temi guida dell'Agorà, dall'identità digitale alla sicurezza, dai servizi e sistemi di pagamento all'IA, dalla governance al grande scenario che si apre con le prospettive dell'Euro digitale, tema che verrà affrontato in diverse sessioni dell'Agorà, sono anche un manifesto delle competenze che il settore deve sviluppare.
Che cosa ha imparato l'Agorà dalle edizioni precedenti? Che cosa si porta in dote per questa decima edizione?
L'innovazione non si costruisce da soli, ma nasce dall'incontro e dalla contaminazione di prospettive diverse. Abbiamo capito che non basta raccontare la tecnologia: occorre metterla in relazione con i territori, con le persone, con le storie di successo e anche con i fallimenti, perché è da lì che si impara davvero. L'Agorà come motore di scaling per le startup, come catalizzatore di collaborazioni concrete fra banche e innovatori, come punto di riferimento per discutere di innovazione finanziaria. Nelle tre giornate dialogheremo con player di rilievo dell'industria dei pagamenti, della sicurezza e dell'innovazione digitale, oltre che naturalmente con Banca d'Italia, una presenza che dà prestigio e valore all'Agorà, e nelle sessioni avremo anche voci di istituzioni come Mef, BCE, ICE... Fare rete diventa elemento distintivo per comprendere uno scenario in costante evoluzione.
I temi chiave dell'Agorà del Futuro 2025
Sono 9 i temi chiave e gli ambiti di riflessione che guideranno il percorso di incontri, eventi e approfondimenti dell'Agorà del Futuro all'interno del Salone dei Pagamenti 2025. Temi che rispecchiano le sfide che l'innovazione pone ai professionisti di oggi, e di domani Prenota gratuitamente il tuo posto!
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All'Agorà del Futuro, nella giornata del
30 ottobre, si terrà
il workshop Fabrick Pagamenti digitali e finanza integrata: dal bisogno delle imprese alle soluzioni di ecosistema e avranno spazio anche
due Barcamp, con la presentazione di startup e imprese nascenti del settore fintech (vedi
qui e
qui)
Il 31 ottobre, inoltre, l'Agorà del Futuro ospiterà inoltre l'evento conclusivo dell'Osservatorio Digital Marketing e Comunicazione Integrata, il percorso promosso dall'Abi nel corso dell'anno per esplorare i nuovi trend del marketing e della comunicazione. L'evento proporrà uno sguardo internazionale sulle best practice di banche e assicurazioni che hanno fatto della Loyalty e del digitale leve strategiche per innovare il servizio, e sarà occasione per un dibattito con le banche italiane per comprendere lo stato dell'arte del settore finanziario e le direttrici di cambiamento in atto.
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