Il futuro del Fintech passa dal Salone
di Mattia Schieppati
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6 Novembre 2018
Le opportunità di cooperazione con banche e circuiti di pagamento, la necessità di crescere con un respiro europeo, la strutturazione di una cultura del venture capital. Al Salone 2018, è tutto pronto per “Fintech Goes to Italy”, l’iniziativa di sistema che mette in dialogo il mondo della finanza e le aziende innovative. Ecco le tappe di questo percorso ...
Seguite la lampadina. È il simbolo delle “idee che si accendono” a tracciare, nei tre giorni del Salone dei Pagamenti, il percorso più innovativo di questa edizione: Fintech Goes to Italy, una grande occasione di presenza e di coinvolgimento per la galassia italiana delle start-up Fintech. Organizzato in collaborazione con Fintech District, questo percorso tematico speciale consente non solo alle start-up tecnologiche di presentarsi al mondo delle banche, della finanze, delle assicurazioni e dei circuiti di pagamento, ma – considerato il livello dei relatori che interverranno nelle diverse sessioni – è davvero l’occasione per “fare il punto” sugli sviluppi e le opportunità dell’ecosistema Fintech italiano. Ecco una selezione dei lavori di Fintech Goes to Italy.
La
main session di mercoledì 7
(in Sala Silver, 14.30 – 17.30,
qui il programma completo
) sarà aperta da Rita Camporeale, Responsabile (Ufficio Sistemi e Servizi di Pagamento ABI) e da Alessandro Longoni (Head of Fintech District), con il coordinamento di Claudia Pensotti di Class Cnbc. E consentirà infatti un giro d’orizzonte completo, grazie agli interventi di Giorgio Andreoli, Managing Director, Open Banking & Payments Lead di Accenture, Alessandro Hatami, Managing Partner di Pacemakers, il Ceo di Fabrick Paolo Zaccardi, Romano Stasi, Managing Director di ABI Lab e ai i dati di contesto che porterà Giulio Carlo Dell’Amico, Partner di Kpmg Corporate Finance. Un quadro d’insieme che verrà approfondito nella tavola rotonda dal titolo
How to foster the development of the region: the role of Innovation Hubs
, e che pone una questione che – per il mondo Fintech – è cruciale: come far sì che gli hub dove nasce e si consolida l’innovazione non siano più poche e sparse mosche bianche, ma diventino uno dei motori e dei punti di riferimento dello sviluppo per i diversi settori industriali, finanza compresa?
Una domanda che invita ad andare oltre i confini nazionali e a ragionare in una prospettiva di sviluppo europeo. Questo il tema al centro della sessione di giovedì 8 (sala White 1, 12.30 – 1.15), dal titolo
How Fintech Hubs’ collaboration can increase European competitiveness
, che chiama a confrontarsi sul tema del sistema Fintech continentale. Ne discuteranno, guidati da Marta Ghiglioni, MD di Italia Fintech, Francisco Estevan, Ceo di Innsomnia, Sebastian Schaefer, Md di TechQuartier, insieme all’Head di Fintech District, Alessandro Longoni.
Leggi qui.
È ormai un dato acquisito il fatto che le Fintech rappresentino lo strumento che può consentire a banche e circuiti di pagamento di fare quel salto di qualità dal punto di vista delle tecnologie e in particolare per tutto ciò che riguarda la customer experience. Nella sessione dal titolo
How collaboration with startups can create an exponential advantage for banks
(giovedì 8, sala White 1, 11.15 -12) sarà interessante ascoltare come nella pratica questa cooperazione consente un vantaggio competitivo dalle parole dei referenti di quattro importanti “incumbent”, che rappresentano idealmente quella controparte industriale con cui le aziende innovative sono chiamate a confrontarsi e collaborare. Prenderanno la parola in questa sessione Savino Damico, Head of Fintech Ecosystem Management and Monitoring di Intesa Sanpaolo, Alessandro Piccioni, Responsabile Innovation di Nexi, Corrado Soda, Director Strategic Growth & Acceleration Europe Global Commercial Service American Express e Paul Gariboldi, Head of Strategic Platform Emea di Google Cloud Apigee.
Vedi qui
.
Ultimo aspetto, ma fondamentale, quello dei capitali: la storica mancanza di una cultura del venture capital è uno dei limiti più grandi allo sviluppo, in Italia, di un solido processo di innovazione. Nonostante il ruolo importante che le banche stesse stanno giocando per farsi promotrici di sviluppo, sono ancora troppo limitati i capitali investiti in start-up, rispetto per esempio a quanto avviene in altri Paesi europei. Una questione cruciale rispetto alla quale il Salone chiama a
confrontarsi alcuni dei più attivi protagonisti del venture capital nella sessione
The POV of Fintech investors and enablers: what is still missing in the Fintech landscape
(giovedì 8, sala White 1, dalle 14,
qui il programma
), che vedrà a confronto Marco Berini, Founder and Ceo di Finleap Milano, Michele Foradori, Investment Manager di BlackFin Capital Partners, Raffaele Mauro, Managing Director di Endeavor Italia e Paolo Sironi, Fintech Thought Leader Watson Financial Services Ibm. Coordina Aldo pecora di Ninja.
Queste le Fintech che terranno il loro pitch di presentazione durante il Salone dei Pagamenti 2018.
Giovedì 8, dalle 10 alle 12
Francesco Bertani, Ceo Claider
Houssem ASSADI, Ceo & Co-Founder Dejamobile
Antonio Sorrentino, Ceo & Founder Domec
Paola Trecarichi, VP Italy HiPay
Flavio Caricasole, Ceo Mirware
Marco Rossi, Ceo Movenda
Davide Zambon, Development Manager Muyi
Dulio Borettini, Ceo & Co-Founder MyGDI
Stefano Musso, Ceo & Co-Founder Utego
Venerdì 9, dalle 10 alle 12
Francesco Carbone, Business Development Manager Banksealer
Michele Papaleo, Client Director Indigo
Gianluca Zetti, Marketing Manager Hype
Stefano Rossi, Country Manager Italy Lita
Vincenzo Coccoli, Coo MyPass
Elio Mungo, Ceo Poleecy
Matteo Destantini, Founder & Cfo SplittyPay
Matteo Masserdotti, Founder & Ceo Two Hundred
Giulio Massucci, Co-Founder Wavenure
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