Fintech vs Techfin. Ribaltiamo il paradigma
di Flavio Padovan
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10 Settembre 2018
La relazione tra banche e start-up innovative sta cambiando. Ma per raccogliere la sfida e trasformarla in opportunità di sviluppo è necessario un nuovo approccio che richiede non solo investimenti in tecnologia ma anche la definizione di regole specifiche e una crescita culturale e organizzativa delle banche. Il 20 e 21 settembre ABIFormazione organizza a Milano un seminario che punta su una learning experience innovativa per confrontarsi sulle frontiere del business e della compliance
È tempo di aprire una nuova era nella relazione tra banche e Fintech. L'iniziale contrapposizione che ha caratterizzato il primo confronto tra “nuovi” e “vecchi” operatori è già stata quasi superata: in Italia più di 6 banche su 10 lavorano in una logica di partnership con aziende fintech, secondo i dati di una recente indagine del Centro di Ricerca e Innovazione per la Banca promosso dall'Associazione Bancaria Italiana. Va però fatto un ulteriore passo in avanti, aprendo la strada a nuove forme di collaborazione che stimolino l'innovazione a vantaggio di famiglie e aziende, e anche di quelle stesse banche che sapranno accettare la sfida. Una sfida che non è più solo tecnologica. Al contrario: i fattori prevalenti sono quello regolamentare, organizzativo e culturale.
L'attenzione verso le potenzialità del Fintech è molto elevata anche a livello istituzionale, sia italiano sia europeo. La Banca d'Italia, per venire incontro alle esigenze degli operatori di questo settore, ha recentemente chiarito i limiti entro i quali l’attività può essere svolta, in primis con riferimento alla riserva di attività di raccolta del risparmio fra il pubblico. Inoltre, ha aperto sul proprio sito un Canale Fintech dedicato come punto di contatto per indirizzare le imprese che intendono realizzare progetti industriali innovativi. Le imprese Fintech rappresentano infatti, come ha spiegato Fabio Panetta, vice direttore generale della Banca d'Italia, “un’opportunità per l’intera economia: per i consumatori, che potranno ottenere servizi di alta qualità a basso costo; per le imprese, soprattutto quelle di minore dimensione, che potranno più facilmente accedere a una più vasta gamma di fonti di finanziamento; per gli stessi intermediari tradizionali, che attraverso il ricorso alla tecnologia potranno accrescere la propria efficienza e offrire servizi finanziari digitali innovativi”.
Tra gli interventi a livello europeo, va ricordata quello della Commissione che a marzo 2018 ha pubblicato un Piano di azione, articolato in 23 iniziative, su come sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’innovazione nei servizi finanziari.
Inoltre, EBA condurrà analisi sulle sandbox regolatorie al fine di individuare caratteristiche comuni e best practice, valutando la compatibilità delle azioni intraprese con la normativa Ue.
Due giornate di learning experience
In questo contesto,
ABIFormazione organizza “
Fintech vs Techfin. Ribaltiamo il paradigma”, seminario pensato proprio favorire il dialogo, lo sviluppo di sinergie e quella crescita culturale necessaria per agire tutti come parti dello stesso sistema, in una “sinergia competitiva” che richiede connessioni tra i partecipanti per poter massimizzare le potenzialità.
Se da un lato, infatti, gli operatori Fintech si stanno muovendo puntando in particolare sull’uso delle tecnologie emergenti e intervenendo sui modelli di business tradizionali dei servizi finanziari, dall’altro le banche possono essere protagoniste di questa trasformazione evolvendo le attuali funzionalità, servizi e modelli con una innovazione di natura techfin, che passi innanzitutto da una sfida organizzativa e culturale.
Il seminario, che avrà luogo il
20 e 21 settembre a Milano presso il Centro Servizi Bezzi Sala Conferenze Banco BPM, ha l’obiettivo di evolvere la consapevolezza del settore finanziario, approfondendo il contesto con i relativi rischi e opportunità e fornendo l'opportunità di leggere il profondo cambiamento in atto e le nuove connessioni tra intelligenze umane e artificiali, tra digitale e compliance, tra dinamicità e regolamentazione. I lavori della prima giornata sono organizzati per far comprendere la complessità dello scenario evolutivo in atto, analizzando il contesto relativamente alle ricadute sociologiche, di mercato, regolamentari e organizzative.
I partecipanti, suddivisi in gruppi, saranno coinvolti in due momenti di confronto strutturato. Innanzitutto il Fintech cafè, un percorso di idee e discussione su concetti critici. E poi gli Speaker’s corner, tavoli tematici guidati da esperti per una maggiore conoscenza operativa su ambiti specifici. La seconda giornata coinvolgerà le Autorità europee e nazionali con l’obiettivo di condividere gli orientamenti dei regolatori.
Infine un altro momento importante sono le one-to-one tra banche e fintech che hanno già avviato percorsi di collaborazione tra loro.