CTC: le sfide vinte di un decennio decisamente “positivo”
di Mattia Schieppati
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7 Giugno 2025
L'evento annuale del Consorzio per la Tutela del Credito è stato l'occasione per condividere il successo di un decennio di continua crescita e innovazione, a partire dalla scelta, fatta dai Consorziati nel 2015, di strutturare un database proprietario per lo sviluppo di un SIC positivo.
Sono stati i "Numeri" e il "Lessico" di un Consorzio Positivo, rispettivamente attraverso gli interventi di Alberto Merchiori, Presidente di CTC-Consorzio per la Tutela del Credito - e di Luca Artizzu, Direttore Generale, a porre le fondamenta delle due giornate che lo scorso 20 e 21 maggio hanno celebrato a Pinzolo, in Trentino, l'evento annuale del Consorzio. Un percorso di crescita costante che è stato costruito con un lavoro quotidiano condividendo valori, visione e capacità strategica.
Un appuntamento ormai "tradizionale", occasione di confronto e di relazione tra i Consorziati e il Management, che quest'anno ha visto al centro delle riflessioni la speciale ricorrenza dei 10 anni dall'avvio del Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) positivo: un passo lungimirante - compiuto nel 2015 - che ha proiettato nel futuro il Consorzio e la sua capacità di fare innovazione condivisa. La continua crescita dei servizi offerti ai Soci e il trend di rafforzamento della base di Consorziati, sono gli elementi tangibili- evidenziati dall'intervento del Presidente Merchiori - di un percorso fatto di innovazione, ricerca e capacità di rispondere in maniera efficace e tempestiva ai bisogni di un contesto sempre più competitivo in un mercato in profonda trasformazione.
Il tutto grazie alla forza e alla consapevolezza della particolarità di essere e operare come consorzio ovvero secondo una modalità che «è molto più di un'organizzazione comune: è una scelta strategica, è il modo in cui diversi operatori hanno deciso di unire le forze, condividendo una parte vitale delle loro attività - i dati - per ottenere vantaggi collettivi». Una governance che contiene già, nei suoi presupposti, il plus di valore che per CTC ha fatto e continua a fare la differenza: l'aver potuto costituire progressivamente, e grazie al conferimento di tutti i consorziati, una banca dati di proprietà, bene preziosissimo in questa fase storica di "economia dei dati", e al contempo la possibilità per tutti i Consorziati di definire i servizi da sviluppare e dai quali attingere.
Un modello di business insomma che si sgancia dalle normali logiche commerciali di rincorsa del mercato e fonda il suo significato su un know-how che nasce dalla condivisione e rimane di proprietà dei Consorziati, nella consapevolezza che "i dati di un intero mercato sono molto più potenti di quelli di una singola azienda". I numeri confermano che questa formula, a distanza di dieci anni, continua a godere di ottima salute e soprattutto non ha esaurito la sua forza propulsiva, anzi: lo spirito che animava i discorsi durante il convegno era quello della continua spinta evolutiva, di un riconoscimento del percorso fatto come stimolo a fare ogni giorno un passo in avanti.
L'evento è stato arricchito dagli interventi di alcuni Consorziati, coordinati dal Direttore Operativo di CTC - Giuseppe Verniero, che hanno espresso questo valore riconosciuto del Consorzio. Fabio Faini, di Findomestic, tra i Soci fondatori di CTC, ha ripercorso le tappe di questa storia di continua innovazione, evidenziando il significato anche concettuale del passaggio decisivo da un SIC negativo a un SIC positivo. "Nel 2015 è stata senza dubbio una scelta molto coraggiosa", ha sottolineato Faini, che ha innescato quella dinamica di conferimento dei dati da parte di banche e finanziarie Consorziate che costituisce il punto di forza dell'attuale SIC di CTC, strumento ormai consolidato. Arianna Benatti, di Agos, ha mostrato come la finanziaria utilizzi i servizi messi a disposizione da CTC, in particolare le soluzioni di Scoring ormai da anni integrate nei processi aziendali. Sul valore dell'essere "proprietari dei dati" e sulla necessità di dare evidenza a questo elemento distintivo che è insito nella governance di CTC, è infine tornato Edoardo Saletta di Pitagora, testimoniando come per la sua società gli strumenti messi a disposizione dal Consorzio per la valutazione del rischio rappresentino un fondamentale valore aggiunto.