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21 Dicembre 2024 / 16:34
ARTISSIMA 2024 Reloaded

 
Banche e Cultura

ARTISSIMA 2024 Reloaded

di Maddalena Libertini - 6 Novembre 2024
Quest’anno non siete potuti andare ad Artissima a Torino? Ecco come recuperarla.
Per la 31ma edizione (1-3 novembre 2024) la Fiera d’Arte di Torino ha scelto come tema The Era of Daydreaming. Lo ha spiegato il direttore della manifestazione Luigi Fassi: “In un'epoca di incessanti connessioni e stimoli esterni senza limiti, una riscoperta affascinante sta prendendo piede: il valore inestimabile del pensiero spontaneo e del daydreaming, il sognare ad occhi aperti. La riscoperta del ruolo di questo territorio inesplorato della mente costituisce un terreno di ricerca che vede cooperare tra loro ambiti diversi, al confine tra scienza e discipline umanistiche. Le loro scoperte rivelano un potere inaspettato: la capacità innata di immaginare costantemente nuovi scenari e realtà alternative, proiettandoci verso un futuro ricco di possibilità”.
A cento anni esatti dal Manifesto del Surrealismo di Breton che esaltava il libero potere creativo della mente nella produzione di immaginari inediti e visionari, Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, realizzata con il sostegno del Main Partner Intesa Sanpaolo, ha chiamato gli artisti e le gallerie che li accompagnano a forgiare e proporre al pubblico il lior punto di vista sul mondo di domani. Sono state complessivamente 189 le gallerie italiane e internazionali, provenienti da 34 paesi, a raccogliere l’invito portando negli spazi dell’Oval di Torino anche 66 progetti monografici. Le quattro sezioni storiche della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Present Future, Back to the Future e Disegni – sono state visitate 34.200 persone nei quattro giorni di apertura.
Che la fiera continui…
Il digitale viene in aiuto di chi non ha potuto essere fisicamente presente a Torino. Visto che il tema di quest’anno ha a che fare con il potenziale dell’immaginazione, con un piccolo sforzo, grazie ai materiali messi a disposizione sui canali di Artissima, si può provare a visitarla virtualmente anche ora che se ne sono chiuse le porte.
Un esperimento è partire proprio dalle AudioGuide (consultabili al  link https://www.artissima.art/audioguide/, dove inclusivamente è fruibile anche la trascrizione) come se si potesse girare tra i corridoi del Lingotto. Sono sei i percorsi proposti: “Sognare a occhi aperti”, “Ricerche spaziali”, “Formule e reiterazioni”, “I mille volti della scultura”, “Nice to meet you”, in inglese e, per i bambini, “Strane creature”. Includono mediamente cinque tappe con una durata variabile tra i 13 e i 19 minuti, spaziando tra le diverse sezioni secondo il criterio tematico indicato dal titolo. Purtroppo le gallerie indicate nell’elenco e sulla mappa non hanno un collegamento attivo che rimandi alla pagina associata per vedere le immagini delle opere, ma l’inconveniente è facilmente ovviabile usufruendo del catalogo on line. Mentre si ascolta l’audio, si può fare quindi una ricerca nel catalogo generale (https://www.artissima.art/search?_sft_edition=2024) o, ancor meglio, per galleria (https://www.artissima.art/elenco-espositori/) e seguire visivamente il racconto.
Un sogno a occhi aperti
Facciamo una prova. “Sognare a occhi aperti” conduce il visitatore-ascoltatore alla “scoperta di come l’immaginazione possa indurre artisti e artiste a indagare spazi al limite e dare loro nuove possibilità di lettura”. Matta è una giovane galleria milanese presente per la prima volta alla fiera (sezione: New Entries) e presenta il lavoro dell’artista danese Clara Hastrup. In evidenza è l’opera “Fishphonics: Accelerando”, in linea con la ricerca di Hastrup che combina elementi organici e strutture tecnologiche per generare effetti di imprevedibilità. L’istallazione comprende la dimensione sonora grazie a strumenti musicali a percussione. Ad attivare gli strumenti sono veri pesci contenuti in acquari che, passando inconsapevolmente sopra dei fotorecettori, li fanno suonare. La composizione musicale è del tutto casuale e prodotta involontariamente dagli organismi viventi, l’opera è sempre diversa e la tecnologia contribuisce meccanicamente suo malgrado mentre è la natura a dirigerla. Ermes Ermes è una galleria fondata a Vienna nel 2017 e approdata nel centro di Roma nel 2022. Ad Artissima 2024 è inserita nei Dialogue presentando le opere di due artiste, Dana DeGiulio e Nicole Gravier. Sono i lavori fotografici degli anni settanta di Gravier a entrare nel percorso “Sognare a occhi aperti” per interrogarsi su quanto i nostri immaginari e la formazione di stereotipi condivisi siano condizionati dai media di comunicazione di massa: nella sua serie “Telefilm Policiers” l’artista fotografava direttamente lo schermo televisivo durante la trasmissione di serie poliziesche americane molto popolari in quel momento, isolando alcune inquadrature ricorrenti per decodificare clichés linguistici, espressioni stilizzate, formule ripetitive. Le altre tre gallerie da scoprire sono la francese Petrine, la svizzera See You Next Tuesday e la milanese Clima.
Nel percorso “Formule e reiterazioni” entra in gioco “la dimensione della ritualità, fra intimo e collettivo, nelle riflessioni e nelle pratiche dell’arte contemporanea, dalle forme arcaiche alle convenzioni della società dei consumi, attraverso azioni, gesti e abitudini”. Mette insieme artisti conosciuti e storicizzati come Hamish Fulton e Concetto Pozzati con emergenti come Alina Kopystia, nata nel 1983 in Ucraina con base a Zurigo. Presentata dalla galleria Francesco Pantaleone, usa tessuti e ricamo come mezzi espressivi: ad Artissima le lenzuola di sex workers di diversi paesi diventano dispositivi narrativi che contengono le loro storie. L’azione tradizionalmente femminile e lenta del ricamo permette ai racconti di depositarsi sul tessuto senza giudizio morale o indagine sociologica ma con un’attitudine di ascolto e di apertura. Mar Pérez, presentata dalla galleria argentina Remota, altra New Entry di quest’edizione, applica l’iconografia dei tarocchi su lattine di schiuma usate e arrugginite. Gli arcani dei tarocchi sono portatori di messaggi da decifrare e attivatori di trasformazioni, richiamando la transizione di genere dell’artista. Apposti su materiali di scarto, dimostrano il loro potere anche elevando un rifiuto a supporto artistico.
Voice Over
Ad altre chiavi di lettura delle opere e delle tre sezioni curate della manifestazione, Disegni, Present Future, Back to the Future si può accedere tramite la piattaforma digitale Artissima Voice Over realizzata con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo (https://voiceover.artissima.art). In questa parte sono i curatori a illustrare il loro approccio e le scelte di quest’anno e a proporre ulteriori approfondimenti con artisti e gallerie tramite interviste, immagini fotografiche e video, podcast, testi critici e rassegne stampa.
Disegni è curata per il terzo anno da Irina Zucca Alessandrelli e presenta progetti espositivi che valorizzano l’autenticità e l’autonomia dell’opera su carta.
Léon Kruijswijk, curatore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino, e Joel Valabrega, curatrice al Mudam di Lussemburgo, sono i nuovi responsabili di Present Future. La sezione ospita progetti monografici di talenti emergenti incentrati su “transizione e trasformazione, approfondendo il potenziale arricchente degli spazi liminali e degli stati di intermedietà”, spiega Valabrega; “spazi che esistono nei passaggi tra le dimensioni on e off line della nostra vita, nei confini sfocati delle interazioni tra virtuale e mondo reale”, aggiunge Kruijswijk. Tra gli approfondimenti due videoconversazioni tra artista e gallerista.
Alla loro prima partecipazione in questo ruolo ma per la sezione Back to the Future anche la zurighese Heike Munder e Jacopo Crivelli Visconti, napoletano trasferito in Brasile. Per una delle sezioni più consolidate della fiera imperniata sulla seconda metà del Novecento, hanno scelto di affrontare l’influenza di grandi eventi storico-politici e le loro conseguenze sociali e come gli artisti hanno reagito lasciando dei punti di vista ancora rilevanti per le questioni dell’attualità.
Inoltre, accanto alle voci dei curatori, Voice Over propone altri sei selezioni di opere firmate da addetti ai lavori del panorama internazionale.
Dai canali social, in particolare post e stories di Instagram e la videogallery di Youtube, si possono recuperare immagini che danno un saggio della spazialità e dell’esperienza di Artissima.
Artissima e Gallerie d’Italia
La partnership tra Intesa Sanpaolo e Artissima si esprime anche attraverso la condivisione di progetti artistici e curatoriali. Durante i giorni della manifestazione presso lo stand del Gruppo bancario i visitatori hanno potuto avere un’anteprima della retrospettiva, a cura di Corrado Benigni e Roberto Koch, che Le Gallerie d’Italia di Torino dedicheranno al fotografo Olivo Barbieri (Carpi, 1954) nei primi mesi del 2025 nell’ambito della rassegna La Grande Fotografia Italiana.
Tre vedute urbane, da poco entrate nelle collezioni d’arte Intesa Sanpaolo, afferrano con il fuoco selettivo un’impressione panoramica di tre metropoli, Roma, Las Vegas e Shanghai, riprese a bassa quota dall’elicottero. I tre scatti dall’alto sono stati accostati ad altrettanti dipinti storici delle Gallerie: “Veduta di Piazza del Popolo” a Roma di Gaspar Van Wittel, “Capriccio architettonico con monumenti dell’antica Roma” di Giovanni Paolo Panini, “Meriggio. Officine a Porta Romana” di Umberto Boccioni. Barbieri è stato anche protagonista di un talk con i due curatori Benigni e Koch sul tema “La città tra memoria e immaginazione”.
Lo scambio è proseguito presso Gallerie d’Italia - Torino che hanno accolto The Underground Cinema, una rassegna di film e video d’artista a cura di Irene Calderoni, Direttrice artistica, Scuola Piccola Zattere, Venezia. Alludendo al fatto di essere ospitata nello spazio ipogeo del museo piemontese, la selezione di opere si rifà all’espressione di Robert Smithson che indicava un'arte cinematografica che esplora territori non convenzionali e la sua fruizione come esperienza fisica e psichica di abbandono.
“Il nostro rapporto con Artissima si rinnova e si consolida grazie a una crescente condivisione di contenuti che rende la sinergia con Gallerie d’Italia sempre più ricca, stretta e fruttuosa. Sosteniamo con convinzione una delle più importanti fiere italiane che mantiene Torino al centro di un dialogo internazionale fra gallerie, artisti, collezionisti e appassionati, al quale contribuiamo con il nostro racconto originale intorno alla fotografia contemporanea”, ha detto Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d'Italia.
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