Antirapina, la soluzione arriva dal cielo
di Flavio Padovan
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16 Aprile 2012
Nell’ultimo anno i sistemi di tracciamento e localizzazione satellitare per la protezione dei contanti di 3SI Security Systems hanno permesso ai clienti di recuperare il bottino nell’80% delle rapine subite, contribuendo anche a individuare i criminali. Nicola Maiorano, Senior Regional Coordinator, Law Enforcement Division della multinazionale americana, spiega le strategie di crescita in Italia
A livello mondiale la domanda sta crescendo perché le banche hanno bisogno di soluzioni innovative che proteggono il contante in tutte le situazioni in cui lo devono gestire, dalla filiale, all’Atm al trasporto. E i sistemi 3SI Security Systems hanno dimostrato sul campo la loro efficacia: nell’80% delle rapine realizzate a nostri clienti, infatti, il denaro sottratto è stato recuperato. Risultati che ci hanno portato anche a diversificare in altri settori e prodotti. In California abbiamo registrato un vero e proprio boom, ma cresciamo in tutti gli Stati Uniti. Anche in Europa, specialmente in Francia e Spagna, le nostre soluzioni si stanno diffondendo rapidamente. Il mercato italiano, invece, è ancora in fase di decollo, nonostante i risultati ottenuti siano in alcuni casi addirittura superiori alla media. Ad esempio in Emilia Romagna e nelle Marche, tra il 2010 e il 2011, abbiamo toccato il 100% di risultati positivi: ci sono state 3 rapine a nostri clienti con asportazione della mazzetta tracciante e in tutti i casi non solo è stata recuperata la refurtiva, ma sono stati anche presi i rapinatori.
Quali sono le cause di questo ritardo?
Anche il settore della sicurezza è, a volte, soggetto a mode che influenzano le scelte. Recentemente, ad esempio, è stato il momento della grande popolarità del cash in – cash out, per cui molte banche hanno indirizzato gli investimenti verso queste soluzioni, che oggi però cominciano a mostrare i loro limiti, mentre l’efficacia dei sistemi di tracciamento satellitare rimane sempre molto elevata. Oltre a questo, penso però che in Italia non sono stati ancora percepiti appieno i vantaggi, anche sociali, ottenibili da questa tecnologia.
In che senso?
I rapinatori sono criminali seriali, e quindi quando si riesce ad arrestarne uno, si neutralizza il possibile autore di numerosi altri colpi, già compiuti o futuri. Rispetto ad altri sistemi di protezione del contante, come ad esempio i macchiatori, le soluzioni di tracciamento satellitare contribuiscono in modo determinante ad individuare i colpevoli e ad assicurarli alla Giustizia.
La limitata diffusione nel nostro Paese può essere anche un problema di costi?
Non più: solo tra il 2010 e il 2011 abbiamo dimezzato il prezzo di questi sistemi trasferendo al cliente le riduzioni di costi che derivano dalle economie di scala ottenute dalla produzione crescente. Inoltre le soluzioni 3SI non richiedono né hardware né software dedicati. Se si guarda al rapporto costo/efficacia, il tracciamento elettronico è quindi decisamente conveniente. E non ci sono nemmeno ostacoli di altro tipo: anche con le Forze dell’Ordine, grazie ai
protocolli d’intesa promossi dall’ABI
, la collaborazione è ormai ottima, tanto che i sistemi di tracciamento satellitare sono tra le misure antirapina raccomandate.
Con quali strategia pensate di crescere in Italia?
Operiamo su più fronti. Innanzitutto, stiamo concludendo accordi in alcune aree circoscritte per far verificare l’efficacia delle nostre soluzioni nell’operatività reale, perché crediamo che niente più dell’evidenza dei risultati possa favorirne la diffusione. Per questo, dopo averlo fatto provare in alcune zone di Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, stiamo proponendo periodi di trial anche in Puglia coinvolgendo banche e forze di Polizia. Stiamo poi provvedendo a un radicamento ulteriore della società sul territorio, ampliando la rete commerciale e quella di assistenza tecnica, in particolare
nelle aree a più alto rischio evidenziate dagli indicatori Ossif
. Puntiamo, inoltre, molto sulla difesa degli Atm e sulla catena del cash in transit. Proprio il trasporto del contante dalla banca ai depositi interbancari o alle filiali della Banca d’Italia, oggetto di recenti modifiche normative, è una delle aree che riteniamo più interessanti e in cui intendiamo proporci anche in partnership con altri operatori.
Ha accennato anche alla diversificazione in altri ambiti merceologici
Senza entrare troppo nei particolari per non dare vantaggi ai criminali, posso dire che negli Usa, ma anche in Francia e Spagna, i nostri sistemi di tracciamento stanno avendo una forte crescita anche per prodotti diversi dal contante. Ad esempio, solo nelle ultime settimane abbiamo contribuito a recuperare la refurtiva derivante da 3 grosse rapine avvenute ai danni di rivenditori Apple grazie a una nostra soluzione ideata per proteggere gli iPhone. Ma i campi di applicazione di questa tecnologia sono numerosi e si adattano perfettamente alle esigenze di diversi tipi di retailer di beni di valore, dai medicinali ai gioielli. Proprio per questo siamo contenti che l’ABI abbia previsto a novembre un nuovo appuntamento di Banche e Sicurezza che allarga il campo di discussione anche ad altre realtà soggette al rischio rapina. Stiamo, infatti, preparando offerte end to end in grado di rispondere in modo sempre più completo non solo alle esigenze della banca, ma anche a quelle del trasporto valori e dei commercianti.
Ci può anticipare qualcosa?
Il nostro obiettivo è offrire una copertura completa al cliente e per questo stiamo mettendo a punto dei pacchetti sicurezza, anche in partnership con altri operatori italiani del settore.