La PSD2 non ha fatto esplodere l’open banking in Italia ma ha piantato i semi di una evoluzione da cui non si torna indietro. “Effettivamente nel nostro paese il mercato dell'open banking è stato più contenuto e ci sono stati alcuni elementi che lo hanno frenato”, commenta Rita Camporeale, Responsabile Servizio Sistemi di Pagamento, ABI.
Le ragioni di questo sviluppo più lento sono state analizzate in un tavolo coordinato dalla Banca d'Italia nell'ambito del Comitato Pagamenti Italia e sono ascrivibili a diverse componenti: un atteggiamento culturale dei clienti, più restii a dare il consenso all'uso dei dati; quello delle
banche, più orientate inizialmente alla compliance che alle opportunità di design di nuovi servizi; infine, il rodaggio di meccanismi tecnici che nel tempo sono diventati più fluidi.
“La diffusione del bonifico istantaneo nel prossimo anno potrà aiutare molto perché uno degli snodi più delicati era proprio la garanzia dell'effettuazione del pagamento. Quindi crediamo che l’unione dell'innovazione del bonifico istantaneo con l'open banking produrrà
un’ulteriore crescita del mercato”.
Resta alta l’attenzione dell’intero settore per gli aspetti della sicurezza e della prevenzione delle frodi. Al Salone dei pagamenti 2024 il tema è stato affrontato all’interno della sessione, che Camporeale ha coordinato, dedicata alla revisione della PSD2 e agli aspetti innovativi del futuro Regolamento sui Servizi di Pagamento (PSR) e della PSD3.
“I pagamenti digitali - sottolinea Camporeale - si basano sulla fiducia degli utenti. Per garantire questa fiducia grande è l'impegno a rendere tutte le parti del pagamento sicure. Dal panel è emerso con chiarezza che una efficace prevenzione delle frodi si basa sulla collaborazione di tutti gli attori dell'intera catena dei pagamenti, quindi non solo le banche, ma anche i wallet providers, gli operatori tecnici, le società che forniscono i canali di comunicazione. Questo è un punto ormai condiviso anche dalle autorità che in questo momento stanno negoziando il testo del PSR”.
L’altro ambito di intervento riguarda la considerazione e l’armonizzazione di tutta la regolamentazione che incide in modo diretto o indiretto nel mondo dei pagamenti: “Bisogna evitare eventuali discrasie perché sono gli spazi in cui si può insinuare una asimmetria regolamentare o addirittura in cui possono fiorire la frode e l'elusione delle norme”, conclude Camporeale.