“Crediamo che l’Unione Europea si stia muovendo per tempo nello sviluppo del mercato digitale dei servizi finanziari, in particolare con il regolamento dello scorso giugno che introduce un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito. Pensiamo che sia importante creare strumenti finanziari che vengano quotati sui nuovi sistemi distribuiti e al contempo sui mercati tradizionali, come ha recentemente fatto UBS”. Ad affermarlo è Massimo Mocio, Presidente di ASSIOM FOREX, in questa videointervista rilasciata a Bancaforte in cui parla anche della crescente attenzione del mercato verso le Central Bank Digital Currencies (CBDC), dell’importanza strategica dell’euro digitale e analizza l’impatto del fallimento di FTX. “È un campanello d’allarme – sottolinea - per tutti gli operatori dei mercati, per le banche e per i regolatori. Tutto quello che è legato alla valute digitali e alle cryptocurrencies riteniamo debba essere regolamentato”. E se al momento non si vedono dei caratteri di rischio sistemico, “la crisi di fiducia generata dal collasso di FTX ha però generato 300 miliardi in meno di capitalizzazione di questi asset”.
Un’occasione per approfondire questi temi è il 29° Congresso di ASSIOM FOREX che si terrà a Milano il prossimo febbraio. “Torniamo in presenza dopo due anni e, come da tradizione, avremo il primo discorso dell’anno del Governatore della Banca d’Italia in cui traccerà le linee evolutive della politica monetaria e del sistema finanziario per il 2023. Sarà quindi un’occasione importante di confronto tra operatori, banche e istituzioni per disegnare un nuovo concetto di sistema finanziario italiano ed europeo in queste fasi di grandi cambiamenti”, conclude Mocio.