Si sta avvicinando un periodo di credit crunch? Per Iacopo De Francisco, Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca CF+, molti sono gli elementi che lo fanno pensare: il possibile venir meno degli schemi di garanzia quest’anno o nel 2024, il costo del finanziamento in significativo aumento a causa del rialzo dei tassi di interesse, la disponibilità limitata di raccolta da parte delle banche. È dunque probabile una riduzione dell’offerta di finanziamento e il peggioramento del costo del rischio.
In questo contesto complesso Banca CF+ è a fianco delle aziende sia con soluzioni a breve termine, il factoring, sia con soluzioni strutturali come l’acquisto dei crediti fiscali, sia ancora con finanziamenti garantiti dal Fondo centrale di garanzia. Tutto, sottolinea DeFrancisco, garantendo tempi molto rapidi: 24 ore per la prefattibilità e anche solo un mese per l'erogazione.
Forte l’impegno di Banca CF+ anche sui temi ESG: “Abbiamo sviluppato un piano triennale ambizioso non solo perché ce l’ha chiesto la Vigilanza, ma perché pensiamo che le banche possano creare una condizione reale di finanziamento ESG compliant”. Me nel metterlo in esecuzione, evidenzia De Francisco, va affrontato quello che è un un tema di sistema, e cioè sapere se l’azienda che richiede i finanziamenti sia o no virtuosa dal punto di vista ESG. Per De Francisco si tratta di un percorso che "non può non partire dalle banche", ma che deve vedere protagonista anche il sistema industriale - incluse le 200 mila aziende che fatturano da un milione ai 100 milioni di euro - che deve iniziare concretamente a rappresentarsi anche dal punto di vista ESG e non solo con i dati di bilancio.
Discorso diverso, sottolinea De Francisco, è la finanza a supporto di investimenti destinati alla transizione energetica. Un’attività più semplice e che può essere aiutata anche indirizzando gli schemi di garanzia e utilizzando i soldi del PNRR.