La sicurezza nel settore bancario italiano continua a consolidarsi grazie a un approccio strutturato, intersettoriale e basato sulla collaborazione. A Banche e Sicurezza 2025, Marco Iaconis, Coordinatore di Ossif, il centro di ricerca ABI sulla sicurezza anticrimine, ha presentato i dati aggiornati e le linee evolutive del modello di sicurezza partecipata.
Nel 2024 e nei primi mesi del 2025, i dati raccolti da Ossif segnano un ulteriore decremento delle rapine in banca confermando il trend positivo già in atto da anni. Maggiore attenzione, invece, per gli attacchi agli ATM, pur in un contesto generale di bassa incidenza dei crimini fisici.
A rafforzare la prevenzione contribuisce il lavoro di rete costruito in questi anni: “La nostra comunità si allarga: oltre alle banche, comprende le forze dell’ordine, il Ministero dell’Interno, le prefetture, i fornitori di sistemi di sicurezza. Abbiamo recentemente coinvolto anche la Procura di Roma e il mondo universitario”, spiega Iaconis. “A dicembre 2024 abbiamo firmato il protocollo d’intesa col Dipartimento di Pubblica Sicurezza che ha ampliato il perimetro dei reati monitorati”. Su questa linea si innesta la firma dei protocolli locali: l’ultimo è quello con la Prefettura di Milano, siglato il 26 maggio 2025, a cui seguiranno Ancona, Pavia e altre città.
L’obiettivo è mettere a sistema i dati e le best practice per rendere più efficaci la capacità di analisi, contrasto e repressione. Un’attività che ormai da quasi vent’anni Ossif ha esteso ad altri settori esposti come poste, farmacie, carburanti e GDO grazie all’Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria. Infine, continua l’impegno di formazione e informazione con la diffusione di strumenti come la guida antirapina per i dipendenti e la recente campagna contro le truffe agli anziani, promossa insieme all’Arma dei Carabinieri.