L’innovazione non deve essere mai fine a se stessa, soprattutto quando in gioco ci sono la fiducia dei cittadini e l’equilibrio del sistema finanziario. È con questa prospettiva che Gian Luca Trequattrini, Funzionario Generale, Segretario del Direttorio della Banca d’Italia, guarda alla trasformazione digitale in corso nel mondo dei pagamenti.
In occasione del Salone dei Pagamenti 2025, Trequattrini ha illustrato nella videointervista rilasciata a Bancaforte il percorso compiuto da Milano Hub, il centro di innovazione della Banca d’Italia nato per sostenere lo sviluppo tecnologico del settore finanziario e favorire il dialogo tra banche, fintech e operatori di mercato.
Milano Hub, laboratorio di innovazione e inclusione
Dalla sua nascita, il centro ha promosso tre Call for Proposals su temi cruciali per l’evoluzione del mercato: intelligenza artificiale, blockchain e tecnologie DLT, pagamenti digitali. Ogni edizione ha rappresentato un’occasione per mettere in contatto operatori, startup e istituzioni, facilitando la sperimentazione di soluzioni innovative.
Ma accanto alle opportunità, Trequattrini richiama l’attenzione anche sulle sfide che accompagnano la digitalizzazione: «Le innovazioni rendono le transazioni più rapide, sicure ed efficienti, ridisegnano la struttura del mercato e aprono la strada a nuovi player, ma richiedono attenzione verso temi come la sicurezza, la privacy e soprattutto l’inclusione».
Quest’ultimo punto, spiega, è centrale: «Il rapporto tra tecnologia, pagamenti e inclusione finanziaria è un tema a me caro. Alcune fasce della popolazione sono meno propense a utilizzare strumenti digitali e rischiano di restare escluse, soprattutto in società che invecchiano e che quindi diventano meno sensibili all’innovazione».
Il quadro generale, tuttavia, è incoraggiante. «Nel 2025, per la prima volta, i pagamenti con strumenti alternativi al contante superano quelli in contante, intorno al 55% del totale» osserva Trequattrini. Un cambiamento trainato dalla diffusione delle carte, dei pagamenti via smartphone e da una crescente fiducia dei consumatori verso i canali digitali.
Un risultato che testimonia come gli investimenti in infrastrutture, educazione e innovazione stiano producendo effetti concreti, avvicinando sempre più utenti ai servizi finanziari moderni.
Ma una vera rivoluzione è alle porte: quella dell’euro digitale. «Sarà una moneta di banca centrale accessibile a tutti - sottolinea Trequattrini - e a costi sostenibili per il sistema bancario. Come sottolineato dal Governatore Panetta, rappresenterà un’opportunità per le banche e per i consumatori». Una moneta che coniugherà innovazione e fiducia, rafforzando il ruolo del denaro pubblico nell’era digitale.
Le nuove frontiere dei pagamenti
Il tema dell’intelligenza artificiale, al centro della prima call di Milano Hub, è destinato a trasformare profondamente l’ecosistema dei pagamenti. «L’AI sta già avendo impatti molto forti - evidenzia Trequattrini - sotto il profilo della sicurezza, della personalizzazione e anche nei rapporti con il mondo del lavoro».
Sul fronte della sicurezza, l’AI consente di sviluppare metodi di pagamento basati su riconoscimento biometrico o comportamentale, capaci di identificare l’utente in base a come interagisce con il proprio smartphone. Ma le stesse tecnologie, avverte Trequattrini, possono essere utilizzate anche per accrescere le frodi e per questo una sezione del sito della Banca d’Italia è dedicata alla sensibilizzazione sui rischi.
Sul piano della personalizzazione, le potenzialità sono enormi: chatbot che si evolvono in consulenti finanziari digitali, algoritmi capaci di gestire e pianificare le spese, fino ai pagamenti contestuali, che permettono di concludere un acquisto semplicemente con il riconoscimento facciale. «Sono soluzioni che oggi possono sembrare fantascientifiche – osserva – ma che potrebbero diventare realtà molto presto».
L’AI avrà anche un impatto sul mercato del lavoro: «È inevitabile che renda superflue alcune mansioni ripetitive, ma allo stesso tempo - spiega - ne creerà di nuove legate alle tecnologie emergenti. Nel breve periodo l’equilibrio potrà sembrare sbilanciato, ma sul lungo termine i benefici saranno evidenti».
Milano Hub verso una nuova fase
Dopo tre anni di attività e tre call concluse, Milano Hub si prepara a una nuova fase di sviluppo. «È stata un’esperienza molto positiva - afferma Trequattrini - ma come tutte le cose può essere migliorata». Tra gli obiettivi, un rafforzamento della comunicazione sull'andamento delle call e sull’esito dei progetti, insieme a criteri di selezione più flessibili.
Un’altra priorità è rendere più fluido il coordinamento con altri canali di innovazione, come la Sandbox regolamentare, e potenziare la collaborazione con gli hub internazionali, in particolare con quello della Banca dei Regolamenti Internazionali.
«C’è tanto lavoro da fare - conclude - ma abbiamo la consapevolezza che questo percorso va fatto insieme al mercato e agli operatori, non da soli».
Un messaggio chiaro che sintetizza la filosofia di Milano Hub: un luogo dove innovazione e inclusione non sono concetti contrapposti, ma pilastri complementari per costruire il futuro del sistema dei pagamenti e, con esso, quello della finanza europea.




