Da oltre 10 anni l’open Innovation è al centro delle strategie di sviluppo del Gruppo Sella. Una scelta lungimirante che sta producendo importanti risultati, afferma Andrea Tessera, Chief Innovation Officer di Sella. “Lavorare con centinaia di soggetti esterni, che possono essere singoli professionisti, consulenti o startup e scaleup, focalizzati su singole tematiche, prodotti o servizi, ci permette di accelerare l’innovazione. Noi guadagniamo in velocità, time-to-market, efficienza e focus, ma contemporaneamente offriamo e a chi opera all’esterno la nostra esperienza, una grande conoscenza del mercato, dei clienti e della normativa e, quando è previsto, anche l’accesso ai capitali. È una collaborazione sana, basata sull’equilibrio”.
Una logica, quella di innovazione aperta, applicata ora anche all’intelligenza artificiale. “Su questa materia - spiega Tessera - il gruppo Sella ha organizzato un Competer center AI che lavora in ottica open innovation con una community di startup, imprenditori, consulenti, esperti. In questo momento c’è uno sviluppo fortissimo dal punto di vista tecnologico, ma i campi applicativi non sono ancora molto numerosi. Abbiamo più di 50 modelli già in uso, dal machine learning fino all’AI classica e stiamo lavorando per l’AI generativa. Ma i casi d'uso sono sostanzialmente tre: il primo è l’efficientamento dei costi, perché gli algoritmi permettono di reingegnerizzare i processi rendendoli più snelli e veloci, con forti risparmi. Il secondo campo è l’aumento dei ricavi, soprattutto lato retail perché l’AI migliora sicuramente la personalizzazione dei contenuti e della proposta commerciale. Infine, l'AI è utilizzata per avere una gestione migliore del rischio, ad esempio con credit scoring particolarmente accurati che aiutano il lavoro di chi si occupa di questi temi".
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