l furti d’identità e delle credenziali rimangono le modalità più diffuse per gli attacchi informatici. Lo ricorda Luca Spina, Chief Sales & Marketing Officer di Intesa, a Kyndryl Company, sottolineando l'importanza per banche e operatori finanziari e assicurativi di adottare soluzioni in grado di intercettare le minacce di frodi dalle fasi iniziali, quella della raccolta del documento attraverso sistemi digitali.
Oltre a tutti i fondamentali controlli proprio sulla validità dei documenti, continua Spina, sono disponibili importanti presidi addizionali. Ad esempio, la possibilità di effettuare delle verifiche di liveness o la comparazione di un volto presente all'interno di un video registrato con la foto del documento presentato. Ulteriori livelli di sicurezza possono essere poi abilitati integrando banche dati esterne o intercettando dati da fonti terze che possono offrire elementi aggiuntivi di valutazioni per lo scoring dell'identità. Inoltre, c'è la possibilità di costruire delle banche dati ad hoc, con tutte le fasi di riconoscimento effettuate in un determinato periodo di tempo, per lavorare sia in una logicha di live-check in real time rispetto a delle black list, sia a delle attività di controllo abitualmente fatte in batch durante la notte.
"L'integrazione di tutti questi presidi - afferma Spina - consente di implimentare dei livelli di sicurezza migliori per servizi a valore come quelli erogati dalle banche". E un ulteriore contributo lo daranno l’IT Wallet, che dovrebbe diventare operativo entro l’estate, e il futuro European Digital Identity Wallet, strumenti di identificazione su cui Intesa sta lavorando in prima linea, anche con sperimentazioni avviate per poter assicurare il massimo beneficio ai clienti.