Al Salone dei Pagamenti 2025, Fabrick ha presentato uno dei progetti più strategici della sua storia: la partecipazione, insieme ad Almaviva, allo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica dell’euro digitale al fianco della Banca Centrale Europea. Un riconoscimento prestigioso che conferma la maturità del fintech italiano e la capacità dell’ecosistema di contribuire alla trasformazione dei pagamenti europei.
«Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti dalla BCE» afferma Giulio Rattone, Chief Operating Officer di Fabrick nella videointervista rilasciata a Bancaforte. «È un progetto di enorme valore e il fatto che una parte dell’euro digitale parlerà anche italiano - sottolinea - è motivo di grande soddisfazione per tutto il sistema dei pagamenti del nostro Paese».
L’app per i cittadini europei e il toolkit per le banche
Il ruolo di Fabrick nel progetto è centrale. «Realizzeremo l’app che i cittadini europei utilizzeranno sul proprio smartphone per gestire il wallet dell’euro digitale: saldo, movimenti, pagamenti contactless, e-commerce e mobile commerce» spiega. Parallelamente, verrà sviluppato un toolkit per le banche europee, affinché possano integrare l’euro digitale nelle loro app di mobile banking.
Si tratta di una componente essenziale del modello disegnato dalla BCE: il rapporto con il cittadino rimarrà in capo alle banche e ai PSP, che distribuiranno la nuova moneta digitale.
Un punto di partenza, non un punto di arrivo
Per Fabrick l’euro digitale rappresenta un acceleratore. «Non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso» sottolinea Rattone. «Avere una piattaforma unificata e resiliente a livello europeo crea le condizioni per sviluppare nuovi casi d’uso e nuove funzionalità per imprese e merchant».
Dati, pagamenti e customer journey: i tre pilastri dell’innovazione Fabrick
Rattone ricorda la missione originaria del gruppo: «Aiutiamo le imprese a gestire i pagamenti» spiega. «Lo facciamo attraverso tre fattori: dati e insight, gestione completa delle transazioni, e un customer journey trasparente in cui la tecnologia funziona senza farsi notare».
Con questa visione l’azienda sta lavorando a nuove soluzioni basate sull’AI, in particolare sull’integrazione tra LLM, agenti AI e API di pagamento. «Stiamo sperimentando sistemi che permettono agli agenti AI di dialogare con le nostre API per disporre pagamenti, fare previsioni di spesa o gestire in autonomia la finanza personale» racconta. Un paradigma che può trasformare l’e-commerce, dove non si ottimizzerà più solo la ricerca, ma l’intera esperienza decisionale grazie alla AI optimization.
Il ruolo del Salone dei Pagamenti
Per Fabrick essere partner del Salone ha un valore particolare. «Il Salone ha creato un ecosistema vero, in cui PSP, imprese tecnologiche e banche hanno potuto fare sistema» afferma Rattone. Un valore che è stato determinante anche nell’implementazione della PSD2. «Il networking che nasce qui ha contribuito al successo della trasformazione dei pagamenti in Italia».



