Dagli Smart POS al Soft POS. BCC PAY prosegue nel suo ruolo di supporto al percorso di digitalizzazione e sviluppo dalle piccole e medie imprese del territorio puntando su soluzioni di acquiring di ultima generazione. Ne parla Matteo Miconi, Responsabile Business Development & Innovation di BCC PAY, che si è presentata per la prima volta al Salone dei Pagamenti nella sua nuova veste di polo della monetica italiana.
Oggi il POS, spiega Miconi, può diventare un registratore di cassa a tutti gli effetti per i negozi, consentendo l'invio dei corrispettivi all'Agenzia dell'Entrate e l'emissione dei documenti fiscali. Nel settore della sanità è in grado invece di leggere la tessera sanitaria, associarla al pagamento e comunicarla al Servizio sanitario nazionale. Il POS è anche un abilitatore di customer engagement perché consente ai clienti, con pochi clic e a costi contenuti, di aderire a un programma di fidelizzazione. Matteo Miconi spiega così alcuni dei vantaggi degli smart POS. "Li abbiamo introdotti da oltre due anni perché siamo convinti che l'innovazione e la digitalizzazione sia il primo asset sul quale modulare la nostra offerta".
L'acquiring è sicuramente un focus importante per BCC PAY, che alcune settimane fa ha lanciato a livello nazionale i Soft POS, dopo averli messi a disposizione di alcune banche di credito già nella tarda primavera, tra i primi in Italia: "I Soft POS, uno strumento che ci veniva richiesto dalle banche partner da tempo, rappresentano l'ultimo miglio dell'innovazione tecnologica", dice Miconi. "Ma non sostituiscono né superano gli smart POS. Sono vantaggiosi soprattutto per quei segmenti di clientela che non avevano uno smart POS o che lo utilizzavano saltuariamente. Inoltre - continua Miconi - sono integrabili in qualsiasi device e quindi anche nei registratori di cassa, consentendoci di coinvolgere anche i medio-grandi esercenti".