L’interoperabilità dei pagamenti è la chiave per costruire un vero mercato unico europeo. È questo il messaggio lanciato da Dariusz Mazurkiewicz, CEO di BLIK, per spiegare il valore dell’European Payment Alliance, il progetto che unisce i principali sistemi di pagamento domestici del continente - tra cui Bancomat, MB Way, Bizum, VIPPS e la stessa BLIK - in un’unica rete interoperabile di trasferimenti digitali.
«L’obiettivo è semplice ma rivoluzionario: permettere a chiunque, in Europa, di trasferire denaro in tempo reale utilizzando solo il numero di telefono del destinatario, indipendentemente dal Paese di origine del servizio», spiega Mazurkiewicz nella videointervista rilasciata a Bancaforte al Salone dei Pagamenti 2025.
L’iniziativa, nata nel 2024 e oggi in fase di pieno sviluppo, rappresenta il primo esperimento concreto di integrazione paneuropea nei pagamenti P2P. Dopo le prime transazioni pilota tra Spagna, Italia e Portogallo, la piattaforma si prepara ad accogliere anche Polonia e Paesi del Nord Europa. «Al Web Summit di Lisbona mostreremo le prime transazioni in tempo reale tra banche polacche e partner europei», annuncia Mazurkiewicz.
L’alleanza nasce con un obiettivo strategico: rafforzare la sovranità digitale europea, valorizzando le infrastrutture e le soluzioni costruite nel tempo dalle banche nazionali. «È una responsabilità comune», sottolinea il CEO di BLIK. «Vogliamo offrire ai cittadini europei un servizio fondato sulle radici bancarie locali, ma con respiro continentale. Solo così potremo garantire interoperabilità, fiducia e sicurezza, evitando che l’esperienza dei pagamenti venga assorbita da operatori globali non europei».
La European Payment Alliance, infatti, non si limita a connettere le infrastrutture esistenti: promuove una visione condivisa di cooperazione tra banche, fintech e istituzioni, capace di tutelare la competitività dell’ecosistema europeo dei pagamenti e di offrire ai clienti esperienze digitali unificate.
«In Polonia l’83% degli utenti di mobile banking utilizza ogni giorno i pagamenti P2P», spiega Mazurkiewicz. «Ma ora vogliamo andare oltre i confini nazionali e costruire un modello europeo integrato». Il progetto guarda già oltre. Nei prossimi mesi, nuove adesioni porteranno la rete a rappresentare oltre 100 milioni di cittadini europei entro il 2026, creando una base comune per l’evoluzione futura dei pagamenti digitali, dai trasferimenti istantanei ai wallet integrati con l’euro digitale.
«L’interoperabilità è la base della fiducia», conclude Mazurkiewicz. «E la fiducia è la moneta con cui si costruisce l’Europa dei pagamenti».
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