L’intelligenza artificiale è stata tra i protagonisti del Salone dei Pagamenti 2025, e per Luigi Mastrangelo, Financial Services Industry Leader di Deloitte Central Mediterranean, rappresenta oggi la leva più potente per ridisegnare l’industria dei servizi finanziari.
«Stiamo osservando un forte incremento dei progetti di AI nelle banche», spiega Mastrangelo. «Molte realtà la stanno utilizzando per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e spostare il lavoro umano verso attività a maggiore valore aggiunto».
Ma, avverte, siamo solo all’inizio. «Le applicazioni attuali sono spesso soluzioni single-agent, cioè sistemi che automatizzano singole funzioni. La vera forza arriverà con i modelli multi-agent, dove più intelligenze collaborano tra loro e con la componente umana, orchestrando attività complesse in modo sinergico».
Questa evoluzione richiede però un profondo cambio organizzativo. «Per trarre davvero vantaggio dall’intelligenza artificiale bisogna ripensare i processi», sottolinea. «Non basta introdurre una nuova tecnologia: serve trasformare il modo di lavorare, ridisegnare i flussi e allineare strategia, persone e governance ai nuovi strumenti digitali».
Entrando nel dettaglio dei pagamenti, Mastrangelo distingue due livelli di innovazione: «Da un lato l’AI generativa, che potenzia il dialogo con il cliente e l’analisi dei dati; dall’altro l’AI agentica, che agisce in autonomia su processi di prevenzione frodi, gestione delle operazioni e automazione del back office. Sono ambiti diversi ma complementari, che insieme stanno rivoluzionando la filiera dei pagamenti».
Le fintech, spiega, partono avvantaggiate grazie a infrastrutture nate digitali, mentre le banche tradizionali devono affrontare il tema dei sistemi legacy. «Gli incumbent stanno lavorando per dotarsi di moderne piattaforme dati su cui costruire applicazioni di AI. È un percorso impegnativo ma inevitabile, perché solo chi disporrà di una data platform solida potrà abilitare l’intelligenza artificiale su larga scala».
Mastrangelo richiama poi un principio caro all’approccio di Deloitte: fare sistema. «L’innovazione è davvero efficace quando viene sperimentata insieme», afferma. «Banche, regolatori e fintech devono collaborare, condividere competenze e conoscenza. La co-sperimentazione accelera la crescita e riduce i rischi».
Nella videointervista rilasciata Bancaforte in occasione del Salone dei Pagamenti, Mastrangelo tocca anche un tema più tecnico ma cruciale: la transizione al nuovo standard TP1, che entrerà in vigore nel 2027.
«Molti pensano di avere tempo, ma per essere pronti nel 2027 bisogna cominciare subito a pianificare investimenti e test nel 2026», chiarisce. «E non è una novità che riguarda solo i back office: impatterà anche tesoreria, gestione della liquidità e rischio di cambio».
L’innovazione, conclude Mastrangelo, «non è un esercizio individuale. È un percorso collettivo che combina coraggio, conoscenza e collaborazione. Solo facendo sistema possiamo sfruttare davvero il potenziale dell’intelligenza artificiale per costruire il futuro dei pagamenti».
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