Un protocollo per rafforzare la protezione delle persone più vulnerabili e un sistema pubblico per prevenire le frodi da furto d’identità: la strategia di ABI, Ministero dell’Interno e OSSIF si fa sempre più integrata.
«Il protocollo siglato da ABI e Ministero dell’Interno il 19 marzo 2025 ha un obiettivo preciso: rafforzare la rete di protezione verso le persone più esposte a truffe e raggiri, come anziani, persone fragili o con bassa educazione finanziaria», spiega Jessica Limentani, Sviluppo Progetti e Best Practices di ABIServizi - OSSIF, intervistata da Bancaforte a Banche e Sicurezza 2025.
«Le frodi che colpiscono queste persone non generano solo danni economici, ma anche psicologici, e spesso causano un senso di imbarazzo che frena la denuncia. Il nostro impegno è favorire una cultura della sicurezza attraverso azioni comunicative capillari e strumenti di prevenzione concreti».
Tra questi strumenti c’è SCIPAFI, il Sistema pubblico di prevenzione delle frodi nel credito al consumo, operativo da dieci anni, a cui ABI e OSSIF collaborano insieme a MEF e CONSAP: «SCIPAFI permette la verifica dei dati identificativi e reddituali dei richiedenti credito, incrociandoli con le principali banche dati pubbliche come INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Ministero dell’Interno e dei Trasporti», spiega Limentani.
Un sistema che si è evoluto: oggi viene usato non solo per il credito al consumo, ma anche per l’apertura di conti correnti, e si è esteso a soggetti come assicurazioni, società di telefonia, gestori di identità digitale e operatori obbligati all’adeguata verifica antiriciclaggio.
«SCIPAFI è un’eccellenza italiana», conclude Limentani, «e rappresenta un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato, sempre più orientato a garantire fiducia e sicurezza nei servizi finanziari».