La normativa è un fattore centrale per innalzare i livelli di sicurezza cyber. E da questo punto di vista l’Italia e l’Europa sono più avanti rispetto ad altre macro giurisdizioni mondiali, sottolinea Claudio Impenna, Capo del Servizio Supervisione Mercati e sistema dei pagamenti di Banca d’Italia, che abbiamo intervistato in occasione di Banche e Sicurezza 2023.
In particolare, l'Europa con il regolamento DORA, che sarà vincolante da gennaio 2025, assicura un vantaggio nel campo della resilienza cibernetica, regolando in modo uniforme questi rischi a livello comunitario. E l'Italia, evidenzia Impenna, alcune cose le ha già fatte in anticipo rispetto alla direttiva.
Questo vantaggio a livello normativo è però "un'opportunità che deve essere colta cooperando", aggiunge Impenna.
Ma tutto può essere regolamentato o è opportuno regolamentare? "No, e questo vale non solo per il mondo cyber ma anche per quello delle cripto asset. E non solo perché il regolatore in qualche modo insegue il mercato", afferma Impenna, ma anche perché ci sono dei fenomeni che sono senza confini.