Secondo Piergiorgio Grossi, Chief Innovation & Data Officer di Credito Emiliano, l’approccio alla GenAI avviene in due fasi: explore ed exploit. Nella prima, la fase esplorativa, bisogna capire a quali domande può aiutarci a dare risposte. Nella seconda, quella di utilizzo o sfruttamento, bisogna individuare i business case in grado di portare valore. “In Credem siamo ora nella fase di exploit”, spiega Grossi, sottolineando come la banca sia ormai da qualche anno impegnata sul fronte dell’intelligenza artificiale e che abbia deciso di procedere scegliendo un modello di tipo hub&spoke.
Un percorso, quello verso l’integrazione della GenAI nei processi bancari, che presenta numerose sfide. La più difficile, afferma Grossi, riguarda le competenze, “sempre più difficili da trovare”. Ma – ed è il secondo tema – sono difficili da individuare anche "i casi d'uso buoni e gli sponsor che ci credano fino in fondo”.
Poi ci sono ovviamente aspetti tecnici da affrontare, ma “da uomo di tecnologia ricordo sempre che se pensi che la tecnologia possa risolvere tutti i tuoi problemi, o non conosci i tuoi problemi, o non conosci la tecnologia”, e nel caso della GenAI, conclude Grossi, ce ne vorrà prima che diventi veramente un tema di tecnologia.
Piergiorgio Grossi è stato relatore del workshop "L’UTILIZZO DELL’AI NEI PROCESSI DI DIGITAL LENDING" organizzato da Experian al Salone dei Pagamenti 2024.
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