I fondi del PNRR, e più in generale quelli pubblici, non sono sufficienti a sostenere la conversione a un’economia a emissioni nette zero. Ecco dunque che per le banche – spiega Lea Zicchino, Senior Partner Prometeia - il trend ESG rappresenta un’enorme opportunità di business, a patto che si dotino di strumenti e processi per identificare le esigenze di investimento delle imprese loro clienti e proporsi attivamente come partner.
Sul fronte regolamentare, ricorda Zicchino, nel 2022 le banche grandi devono assolvere due principali adempimenti previsti dal Piano per la finanza sostenibile. Il primo è la comunicazione della quota degli attivi del proprio bilancio che sono “taxonomy-eligible”, cioè idonei a essere considerati green; il secondo è la disclosure di Pillar III. Relativamente a quest’ultimo c’è una proposta nel Banking Package che ne prevede l’estensione anche alle banche più piccole e non solo a quelle significative.