Nel 2020 è aumentata del 47% la distribuzione del credito attraverso i canali digitali rispetto all'anno precedente. E a guidare questa domanda, spiega Simone Capecchi, Executive Director CRIF, è sorprendentemente la Silent Generation, cioè i nonni, con tassi di crescita dell'83%, che distanziano la Generazione Z, quella dei giovanissimi nati tra il 1995 e il 2010. Un'indicazione importante per gli operatori che devono disegnare i servizi online e l'onboarding digitale.
Anche i temi ESG influenzano sempre di più il credito. Per Capecchi saranno al centro delle strategie almeno per il prossimo triennio. Un problema da superare per il pieno decollo del business è lo scambio di informazioni: le PMI sono infatti in difficoltà nel reperire i dati richiesti dalle banche. In questo contesto operatori come CRIF possono svolgere un ruolo importante di collegamento, facilitando la relazione.
Per quanto riguarda l'andamento del mercato, il 2020 è stato indubbiamento un anno complesso, con il credito alle famiglie che ha registrato trend negativi, anche se con alcune differenze. Se infatti i prestiti personali sono diminuiti del 27%, le surroghe hanno contenuto il calo dei mutui, che si è fermato al 6%. Tendenza confermata anche a gennaio. Differente la situazione del credito alle imprese, che lo scorso anno ha registrato un aumento del 24%, legato agli interventi di finanza agevolata e all'accesso a fondi di garanzia attivati dal Governo per far fronte all'emergenza Covid.
(Videointervista a cura di Flavio Padovan e Maddalena Libertini, registrata in occasione di Credito al Credito 2021. Guarda lo Speciale che Bancaforte ha dedicato all'evento).