La Cessione del Quinto è un prodotto che ha nel suo Dna l’inclusione finanziaria, in grado di offrire un importante supporto alle persone e alle famiglie in particolare in periodi complessi, con tassi di interesse attualmente inferiori a quelli dei prestiti personali. Ne parla Massimo Sanson, Amministratore Delegato di Pitagora, intervistato a margine dell’evento Credito al Credito promosso dall’ABI.
Per Sanson manca solo un ultimo miglio al traguardo di una CQS 2.0, cioè di un prodotto pronto a continuare a offrire anche nel futuro sostegno e inclusione finanziaria anche a chi non può accedere al credito. “Come settore abbiamo fatto molti dei compiti a casa che l’Autorità ci aveva indicato, dando maggiore trasparenza ai contratti e passando a finanziamenti a tutto TAN, senza cioè spese di istruttoria, e con tassi di interessi più bassi di quelli dei prestiti personali”, sottolinea Sanson. “Ora stiamo concludendo il percorso, arrivando ad affrontare temi quali l’intera valutazione del merito creditizio, per garantire massima attenzione rispetto al sovraindebitamente, e il maggiore controllo delle reti distributive, che richiede continua formazione ed educazione”.
Per quanto riguarda Pitagora, la società sta accelerando lo sviluppo, confermandosi uno dei protagonisti del settore e un polo aggregante. “Secondo i recenti dati Assofin oggi siamo il quarto operatore in ambito CQS, con oltre il 10% di quota di mercato”, sottolinea Sanson. Risultati che nel 2022 dovrebbero essere crescere in modo sensibile: “Stimiamo di arrivare a 800 milioni di finanziamenti, dai 670 milioni di euro erogati nel 2021 e dai 502 milioni del 2020. Per arrivare a un miliardo di euro nel 2024, come prevede il nostro Piano industriale”.
A questo sviluppo contribuiranno, ricorda Sanson, le due importanti operazioni concluse lo scorso anno. La prima riguarda l’accordo quinquennale di distribuzione firmato con il gruppo Iccrea, poi entrato anche nel capitale di Pitagora con il 9.9%. La seconda è l’acquisizione di WeFinance, che permette di affiancare al tradizionale modello di business della società basato sulle filiali (attualmente 84) sul territorio e alla partnership consolidata con il mondo bancario, anche uno sviluppo esterno. Sempre però - conclude Sanson - con la massima focalizzazione sulla Cessione del quinto, accompagnata da prodotti ancillari quali le deleghe di pagamento, i TFS e quei piccoli finanziamenti che rappresentano un anello di congiunzione tra CQS e prestiti personali.