Pagamenti Usa, è iniziata l'invasione cinese

Un doppio annuncio che, nel giro di pochi giorni, costringe a prendere atto del fatto che gli equilibri e i rapporti di forza nel mondo dei pagamenti digitali stanno profondamente cambiando. Prima First Data, compagnia che gestisce la rete dei mini Pos Clover su tutto il territorio statunitense, quindi Verifone, che opera invece negli Usa con il sistema e355 mPos, hanno reso noto di aver siglato un accordo con Alipay, il circuito di pagamenti del colosso cinese Alibaba, per abilitare le proprie reti all'accettazione di pagamenti attraverso il sistema cinese.

«Ci sono oltre 450 milioni di utenti fidelizzati ad Alipay in Cina, e circa due milioni di questi visitano gli Stati Uniti ogni anno», ha spiegato Frank Bisignano, Ceo di First Data. «Per noi è importante da una parte poter mettere a disposizione di questi visitatori il loro sistema di pagamento preferito anche quando sono in viaggio, dall'altra siamo sicuri di dare un servizio importanti ai nostri clienti retail, che ora possono offrire questa opportunità a una nuova fascia di acquirenti, e quindi potenzialmente incrementare il loro business».

Più elaborato l'accordo stretto tra l'azienda cinese e Verifone: oltre all'abilitazione al pagamento sul territorio Usa, il patto prevede anche campagne di marketing congiunto veicolate attraverso l'app Alipay e targettizzate proprio verso i consumatori cinesi che scelgono gli Usa come meta per viaggi di piacere o d'affari. «Aprire ad Alipay le nostre frontiere significa dare a un nuovo pubblico di consumatori la possibilità di vivere una shopping experience familiare e sicura ai viaggiatori cinesi dovunque si trovino nel mondo», dice Albert Liu, Executive Vice President of Corporate Development di Verifone: «I nostri device sono installati in 150 Paesi; abilitando il sistema Alipay stiamo incrementando le possibilità di fidelizzazione e crescita dei pagamenti via POS».