Sono tre gli interventi attesi entro la fine dell’anno che apriranno nuovi orizzonti al settore dei pagamenti a livello europeo. Innanzitutto, ricorda Rita Camporeale, Responsabile Servizio Sistemi di Pagamento dell’ABI, la proposta legislativa della Commissione europea per i pagamenti istantanei, di cui è prevista un’approvazione rapida, “anche se come settore bancario auspichiamo tempi di attuazione congrui all’entità del cambiamento e alle attività che dovranno essere portate a termine dalle banche per raggiungere tutti gli obiettivi previsti”.
A metà anno poi dovrebbe arrivare la proposta di revisione della PSD2, che la Commissione sta esaminando insieme al quadro regolamentare sull’open finance. E infine il regolamento per l’euro digitale, che darà un quadro giuridico certo alla futura moneta digitale europea.
A proposito di euro digitale, la Banca centrale europea ha recentemente creato il Rulebook Development Group, chiamando Rita Camporeale a farne parte. “Si tratta di un organismo creato per scrivere il libro delle regole della valuta digitale europea con un grado di innovazione degno del nuovo progetto”, sottolinea Camporeale, che ricorda come stia continuando la fase di indagine avviata dalla BCE, a cui farà seguito, in caso di approvazione del Consiglio dei Governatori, una fase di implementazione che precede quella di emissione.
Un supporto importante per l’euro digitale viene anche dall’European Payments Council (EPC), di cui Camporeale è stata confermata Vice Presidente lo scorso dicembre. “EPC, con i suoi 20 anni di attività, si è affermato come punto di riferimento fondamentale per il mercato dei pagamenti europeo e come interlocutore della BCE e della Commissione per tutto quello che viene realizzato a livello Sepa dal punto di vista tecnico-operativo. Dopo il passaggio all’Area unica dei pagamenti un euro – spiega Camporeale – EPC ha iniziato ad ampliare il suo raggio d’azione occupandosi anche di schemi non di pagamento, ma che accompagnano i pagamenti, come la Request to pay o come il progetto di rulebook per definire funzionalità aggiuntive basate sulle informazioni dei conti di pagamento oltre quello già regolamento dalla PSD2, aprendo una prospettiva verso l’open finance”.