È un momento decisivo per l’euro digitale, spiega Silvia Attanasio, Responsabile Innovazione ABI, nella videointervista rilasciata a Bancaforte. Lo scorso ottobre la BCE ha avviato la fase di istruttoria per valutare l’opportunità di emettere una Central Bank Digital Currency (CBDC) e per decidere quale forma darle. Abbiamo quindi l’opportunità, sottolinea Attanasio, di partecipare attivamente alla realizzazione di questo progetto strategico e di rappresentare il punto di vista delle banche italiane. Ma per farlo è necessario aumentare il livello di conoscenza sui temi oggetto di decisioni e avere una visione chiara dell’impatto che può avere l’euro digitale a seconda delle caratteristiche che avrà.
Per venire incontro a questa esigenza, ABI Formazione insieme agli uffici Innovazione e Sistemi di Pagamento dell’ABI hanno organizzato il Seminario “La rivoluzione dell’Euro digitale” che si terrà in due giornate, il 29 marzo e il 5 aprile.
Numerosi gli argomenti che saranno affrontati nel corso del Seminario. Innanzitutto, ricorda Attanasio, nella prima giornata sarà definito il contesto generale, con Andrea Pinna della Banca Centrale Europea che farà il punto sugli obiettivi e lo stato di avanzamento del progetto e Daniel Eidan della BiS che spiegherà perché per l’86% delle banche centrali di tutto il mondo la CBDC sia una priorità e quali opportunità offra. Si passerà poi ad approfondire gli impatti che l’euro digitale avrà sulle banche e sulla necessità quindi di prepararsi per tempo a una trasformazione così rilevante. E si parlerà ovviamente della possibilità che l’euro digitale utilizzi la Distributed Ledgers Technology (DLT), delle possibili alternative in campo e della differenza tra CBDC e le criptovalute.
Nella seconda giornata, quella del 5 aprile, si guarderà tra l’altro l’euro digitale nel contesto dei sistemi di pagamento elettronici esistenti, scendendo nei cambiamenti concreti che porterà nella vita quotidiana dei cittadini europei. E saranno poi analizzate anche quattro demo realizzate dall’ABI nel 2021 come prime ipotesi di servizi che potrebbero beneficiare dell’euro digitale se questo fosse programmabile, conclude Attanasio.
(Per informazioni e iscrizione scrivere a Elisa Isacco: [email protected])