Le emozioni possono essere un valido aiuto nella sfera lavorativa e non rappresentare un ostacolo: questo il principio che orienta il percorso di formazione e sviluppo che BPER Banca propone alle sue persone. Il progetto si basa, spiega Lucia Landi, Responsabile Learning, Development and Talent del gruppo bancario, sul protocollo CEB (Cultivation Emotional Balance) sviluppato dagli studiosi della mente Paul Ekman e Alan Wallace, che mira a generare un solido bilanciamento emotivo e a migliorare le risorse attenzionali e la gestione dello stress.
Partito in forma pilota sui dipendenti HR, il programma formativo sarà messo a disposizione di tutta la popolazione aziendale: l’obiettivo è imparare a riconoscere gli stati emotivi e modulare i comportamenti che ne derivano, rimuovendo bias e condizionamenti automatici e supportando ai processi decisionali. Il percorso include pratiche di meditazione e respirazione per attivare consapevolezza e introspezione che costruiscono il cosiddetto ‘spazio calmo’, dove ristabilire la propria temperatura emotiva.
Raggiungendo le circa 21.000 persone del gruppo bancario e, di rimbalzo, i loro nuclei familiari e contesti relazionali extralavorativi, il progetto vuole produrre benefici a più ampio raggio per la collettività: “Iniziamo a parlare un linguaggio che include tutto quello che proviamo durante il giorno e valorizza le sfumature attraverso un alfabeto emotivo comune e condiviso per crescere insieme”, conclude Landi.