Un dipendente su due è in BPER Banca da meno di due anni. Un rinnovamento della popolazione aziendale, conseguenza della rapida crescita del gruppo bancario tramite operazioni di M&A, che comporta per la funzione HR un impegno particolarmente importante, evidenzia Giuseppe Corni, Chief Human Resource Officer del Gruppo BPER Banca. Innanzitutto, per conoscere le nuove persone e per metterle nelle condizioni, con percorsi di training e formazione, di ricostruire i riferimenti interni che hanno perso con il cambiamento e di conoscere i processi aziendali. Ma anche per creare un senso di appartenenza e una cultura condivisa, a sua volta in evoluzione grazie proprio all’apporto dei nuovi ingressi.
L’attitudine alla trasformazione BPER Banca l’ha dimostrata anche rispetto allo smart working durante il periodo pandemico: un’esperienza a cui la banca non era del tutto preparata ma di cui ha fatto tesoro rendendo il lavoro agile una acquisizione ormai consolidata sia da un punto di vista tecnico sia come prassi aziendale. Lo strumento dello smart working è quindi a disposizione dei dipendenti secondo quanto previsto dal contratto nazionale, ma allo stesso tempo sono spesso i lavoratori a chiedere di tornare in ufficio proprio nell’ottica di ritrovare la socialità, ristabilire valori condivisi e rafforzare il senso di appartenenza all’azienda.