«Un’occasione di germinazione e fertilizzazione incrociata tra community di ogni genere, un luogo di co-creazione di idee e progetti, un’applicazione pratica dell’open innovation. Questa era l’idea che avevamo all’inizio e questa è la strada su cui continueremo a muoverci nei prossimi anni, restando sempre al centro del mondo dell’innovazione»: così Pierfrancesco Gaggi, Vice Direttore Generale Innovazione e Sistemi di Pagamento di ABI, descrive il Salone dei Pagamenti, a chiusura dell’edizione 2024.
Un articolato e vivace ecosistema, in cui ha fatto il suo ingresso anche l’Agenzia ICE - Italian Trade & Investment Agency: «Grazie a questa importante novità puntiamo ad un’internazionalizzazione sempre maggiore. Ci piace pensare di essere l'evento internazionale made in Italy nel mondo dei pagamenti».
Come ogni anno, il Salone ben riflette il fermento che si rileva nel mondo del pagamenti digitali: «Siamo di fronte a uno scenario in continua evoluzione e in sensibile crescita: l'impulso ricevuto durante la pandemia non è affatto rientrato, come si poteva temere, ma prosegue, anche se naturalmente i tassi di crescita sono ridotti», spiega Gaggi. «Il mercato si evolve sia per quanto riguarda i numeri delle operazioni sia come ricchezza degli strumenti disponibili: solo per le transazioni tramite carte siamo arrivati a 10 miliardi nel 2024, mentre i bonifici tradizionali stanno cambiando grazie all’introduzione degli instant payments, i bonifici istantanei, che saranno a breve resi obbligatori a livello normativo e rivoluzioneranno le abitudini dei clienti di banche e istituti di pagamento».