In Italia la parità di genere nei CdA avanza, sulla scorta del percorso tracciato fin dal 2011 dalla Legge Golfo-Mosca e incentivata dalla direttiva di Banca d’Italia del 2021 e dalla recentissima “Womens on Board” approvata in Europa. "Ma c’è ancora da fare un tratto importante di strada", ricorda Liliana Fratini Passi, Direttore Generale di CBI e non executive director in altre società, che Bancaforte ha incontrato in occasione dell'evento D&I IN FINANCE per fare il punto sui progressi in Italia sul tema dell’equità di genere, in particolare nel settore finanziario.
Una conversazione, quella avuta con Fratini Passi, da cui emergono non solo dati e informazioni utili a capire quanto sia ancora complesso e lungo il percorso per cambiare la cultura di genere, ma anche il ritratto di una manager che ha vissuto in prima persona le difficoltà e le sfide di essere donna di vertice in uno scenario in cui questo rappresentava un'eccezione. E naturalmente anche la soddisfazione e l'orgoglio di offrire un esempio alle donne che guardano alla carriera nel mondo finanziario e la consapevolezza che i "soffitti di cristallo" possono essere abbattuti.
I dati in Italia
Guardando ai numeri, gli interventi normativi hanno prodotto effetti consistenti, pur se si registrano ancora differenze significative: nel settore bancario, la quota delle donne negli organi amministrativi è pari al 37% per le banche quotate e al 15% per le non quotate. La presenza di donne, poi, è particolarmente bassa nei ruoli di vertice dove, secondo i dati di Banca d’Italia, solo il 5% delle posizioni di Presidente o AD e DG è ricoperto da donne. Per questo, dice Fratini Passi, è fondamentale individuare le barriere che ostacolano la crescita della leadership femminile in banca e rimuoverle.
Se in entrata il numero di uomini e donne è più o meno alla pari, è nel corso della carriera che le donne restano indietro e si fermano. Un momento cruciale è tra i 30 e i 40 anni, quando diventa per loro più difficile tenere insieme gli impegni di lavoro e famiglia e mancano opportunità di networking utili nella costruzione di contatti per l'avanzamento professionale.
L'importanza delle materie STEM
Le donne si trovano anche ad affrontare pregiudizi culturali e stereotipi significativi che spesso cominciano a sperimentare fin dalla giovane età. In vista dell’intenso processo di rinnovamento delle competenze interne orientato alle materie STEM che connoterà il settore bancario, è importante - sottolinea Fratini Passi - avvicinare le ragazze allo studio delle discipline scientifiche in cui oggi rappresentano solo il 18% degli studenti. E ancor prima, nelle scuole primarie e secondarie e all’interno delle famiglie, bisogna assicurare un’educazione finanziaria paritaria per bambini e bambine abituando entrambi all’idea della futura autonomia economica.
Il contributo del PNRR
Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza , conferma Fratini Passi, arriverà un’ulteriore spinta per il raggiungimento di traguardi di equità di genere sia in termini di orientamenti sia in termini di finanziamenti. A questi sarà necessario aggiungere altri sistemi di welfare che permettano alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro, oltre che agire all’interno delle organizzazioni con manager illuminati.
Liliana Fratini Passi è nel panel della Tavola Rotonda di apertura di D&I IN FINANCE, l'evento promosso da ABI e ABIServizi sui temi della diversità, dell'inclusione e dell'accessibilità in banca, che si tiene il 15 e 16 dicembre presso il Centro Congressi Bezzi Banco BPM di Milano (ma è prevista anche la diretta streaming).
Qui per l'iscrizione gratuita e informazioni sul programma delle due giornate: https://bit.ly/3UwKc89