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25 Aprile 2024 / 05:20
 
Le big five del tech "battono" la Francia

 
Scenari

Le big five del tech "battono" la Francia

di Mattia Schieppati - 26 Luglio 2017
La capitalizzazione di Apple, Google, Microsoft, Amazon e Facebook supera a Wall Street la soglia dei 3 mila miliardi di dollari. Più del Pil dei principali Paesi europei
I 3 mila miliardi di dollari, anche in un luogo come Wall Street dove il flusso di capitali a svariati zeri non è una novità, è stata considerata una "soglia psicologica" significativa. Soglia sfondata la scorsa settimana dalle prima 5 aziende tecnologiche in listino, la cui capitalizzazione ha infatti superato i 3.000.000.000.000 di dollari (l'abbiamo scritto con tutti gli zeri del caso, per dare un'idea anche visiva). Superando il Pil di un Paese ricco e industrializzato come la Francia (2,6 mila miliardi) e apprestandosi, se la tendenza non cambia, a raggiungere e superare la Germania, con circa 3,5 mila miliardi giustamente considerata la locomotiva d'Europa (l'Italia è a quota 1,85 mila miliardi).
A trainare i listini della Borsa statunitense sono ormai da qualche anno le imprese tecnologiche. E, mentre critici e analisti si chiedono ormai se si tratta di bolla o realtà, sta di fatto che le prime 5 star hanno raggiunto ormai una potenza di capitalizzazione tale da richiedere un'analisi che non sia solo di mercato, ma deve necessariamente essere di tipo geostrategico. A guidare il pacchetto delle big five è sempre Apple con un valore che ha superato i 787 miliardi, pur con il rapporto di price/earning (indicatore della sopravvalutazione del titolo) più basso di 17,7, seguita a distanza da Alphabet (società che controlla Google), vicina ai 678 miliardi. Terza è Microsoft con una capitalizzazione di 570 miliardi (con un p/e di 32,6, uguale a Google) e quarta Amazon con quasi 491 miliardi, ma un p/e stellare di 193,3. Fanalino di coda (si fa per dire!) è Facebook con 475,7 miliardi e un p/e di 41,7. Tutti i cinque titoli sono attorno ai loro massimi, con un rialzo rispetto ai minimi delle ultime 52 settimane che vanno dal 33,5% di Alphabet al 56,6% di Apple. La soglia dei  3mila miliardi, già avvicinata ma non superata qualche settimana fa, rappresenta un raddoppio rispetto al primo trimestre del 2015.
Non solo potenza delle azioni. La forza dei giganti tecnologici sta anche (o forse soprattutto) nella disponibilità di immense liquidità: il settore tecnologico è quello che nel 2016 ha vantato una liquidità maggiore rispetto a ogni altro comparto Usa. Il cash a disposizione dei gruppi tech è stato di 871 miliardi di dollari. In testa ci sono state Apple, Microsoft, Google, Cisco e Oracle, che insieme avevano 594 miliardi di dollari in contanti. Soltanto il produttore dell'iphone aveva 246 miliardi, il 13,2% della liquidità totale delle aziende Usa.
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