“Dopo il lavoro fatto in questi anni per l’integrazione della disabilità in azienda, ora siamo pronti a passare dall'approccio progettuale a quello strategico e a definire una strategia chiara di medio-lungo termine con obiettivi chiari e precisi”, ha dichiarato a D&I in Finance 2025, Barbara Vecchio, Responsabile People Transformation di BPER Banca. Il cammino intrapreso dal gruppo sui temi dell’accessibilità e della disabilità è partito dal far crescere consapevolezza e conoscenza grazie a eventi e testimonianze portate dall’esterno e, internamente, dall’ascolto dei dipendenti. Oggi punta a passare alla fase successiva e a diventare strutturale. Questo approccio conoscitivo e di coinvolgimento è stato adottato per le neurodivergenze: BPER ha lanciato il webinar “The Power of Neurodiversity”, realizzato con il Politecnico di Milano e Giampiero Kesten, con lo scopo di fornire informazioni sull’argomento con un taglio scientifico. “Questo esperimento ha generato una fortissima reazione emotiva ed è emersa una grande voglia di parlarne di più. Così abbiamo lanciato una serie di podcast nei quali i dipendenti hanno condiviso esperienze di neurodivergenze proprie o familiari, sottolineando l’importanza di vivere in un ambiente che li accolga pienamente e comprenda le loro esigenze. E da qui vogliamo proseguire fornendo strumenti concreti, soprattutto a manager e HR, per creare ambienti di lavoro più inclusivi, capaci di valorizzare ogni diversità”.
Il settore bancario italiano, spiega Vecchio, ha raggiunto complessivamente un grado di maturità che consente di andare oltre l’awareness e la sensibilizzazione e perseguire politiche di inclusione con ricadute organiche alla vita dell’azienda. “Nel 2017 eravamo tutti nella fase iniziale del maturity model. Poi alcune organizzazioni hanno accelerato, altre si sono mosse più lentamente, le velocità sono diverse ma tutte stanno proseguendo nel loro percorso. La differenza la fa il coinvolgimento del top management: dove è forte, la D&I entra nella strategia.”