Il 2021 è un anno importante per Utego. La fintech italiana non solo chiuderà per la prima volta con un fatturato attivo, ma è stata scelta da Corvallis per ampliare la sua offerta con servizi PSD2 e Open Banking. “Una dimostrazione di grande stima verso il nostro operato e il nostro potenziale, e una grande opportunità di sviluppo commerciale”, commenta Stefano Musso, CEO e co-founder Utego.
Tra i punti di forza che hanno permesso di stringere questa importante partnership, spiega Musso, ci sono il layer tecnologico proprietario che Utego ha sviluppato interamente in casa, l’ampio network di relazioni e collaborazioni con fintech innovative e mondo accademico, e forti relazioni con il regulator. Inoltre, la snellezza della propria organizzazione che rende la società molto flessibile nello strutturare servizi curstomizzati sulle esigenze dei clienti, veloce nel go-to-market e con un’assistenza efficace. Infine, sottolinea Musso, “un pricing che è attualmente circa la metà di quello proposto dai nostri competitor”.
Per il 2022 gli obiettivi di Utego sono l’ampliamento dell’offerta. A breve saranno disponibili l’aggregazione immobiliare, il servizio di check Iban e il servizio di data analysis sul transato dei conti. Non solo: “Nel 2022 – aggiunge Musso - abbiamo a piano l’erogazione della PFM e della BFM, per meglio gestire, organizzare ed analizzare le spese, abbiamo iniziato a strutturare l’aggregazione dei wallet di cryptovalute e abbiamo pronti i processi di aggregazione investimenti e finanziamenti e vogliamo essere attivi anche nel settore dei pagamenti, dove un’opzione è ottenere anche l’autorizzazione PISP”. Con l’obiettivo di diventare anche un’azienda abilitante di altri business, dal settore industrial a quello start-up e fintech.