Allargare e riorganizzare rapidamente le difese degli asset aziendali al di fuori dei perimetri protetti. Questo è stato l’imperativo a cui i responsabili della sicurezza informatica hanno dovuto rispondere nei primi mesi del 2020 a causa dell’epidemia del Covid-19. Il ruolo del Ciso - sottolinea Paolo Carcano, Associate Partner di PwC, è stato qundi cruciale nelle fasi più acute della pandemia,ma continua ad esserlo anche nel post-lockdown e lo sarà nella cosiddetta nuova normalità.
Molte delle criticità che l’emergenza ha enfatizzato erano infatti già presenti sui tavoli dei Ciso e sono state rese solo più complesse dalla necessità di lavorare da remoto. Tra queste l’endpoint security, il rilevamento tempestivo delle minacce e la capacità di reazione, la protezione integrata degli spazi aziendali e, infine, la sicurezza delle terze parti.
Temi che restano cruciali anche se la crisi costringe a una contrazione degli investimenti, controbilanciata da una crescita dei team dedicati alla cybersecurity e a una sempre maggiore integrazione della sicurezza in tutti i processi aziendali. Aumenta anche l’attenzione ai ritorni degli investimenti, tramite progetti di Cyber Risk Quantification, e alla formazione delle persone (videointervista a cura di Flavio Padovan e Maddalena Libertini registrata in occasione di Banche e Sicurezza 2020)