La pandemia e la trasformazione digitale sempre più veloce, in particolare nel mondo bancario e finanziario, hanno impatti significativi sulla sicurezza, in particolare a livello di applicazioni, dati e cloud. La cybersecurity diventa quindi l'enabler di tutti questi cambiamenti, spiega Francesco Teodonno, Security Leader IBM Italia.
Oggi, però, per essere realmente in grado di fronteggiare le minacce, la cybersecurity deve essere open e puntare sulla semplicità e sull'integrazione tra tecnologie e tool di protezione. Occorre cioè adottare un approccio che permetta di avere una visione di insieme di quello che sta accadendo dentro l'azienda e spesso anche fuori. Per questo nel 2019 IBM è stata tra i fondatori della Open Cybersecurity Alliance che nasce proprio per favorire l'interoperabilità dei prodotti di sicurezza e sugli standard di comunicazione.
In linea con questa strategia, è stata messa sul mercato la piattaforma IBM Cloud Pak for Security che permette di integrare sia soluzioni IBM che di terze parti per evidenziare le minacce sulle varie sorgenti in qualsiasi ambiente cloud oppure on-premise, senza spostare i dati.
Una soluzione che porta a identificare le minacce nascoste, prendere decisioni basate sui rischi disponendo di maggiori informazioni e stabilire le priorità delle azioni che il team di sicurezza dovrebbere intraprendere per rispondere ad un attacco. E che, aggiunge Teodonno, offre anche un processo integrato di gestione dell'incidente, una visione degli indici di compromissione e l'integrazione tra i tool di data protection e Threat Management (videointervista a cura di Flavio Padovan e Maddalena Libertini)