A un anno dall’ingresso di Banco BPM nel capitale di Numia, il secondo player italiano nel settore della monetica consolida il proprio percorso di crescita. «È stato un anno intenso», spiega Fabio Pugini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Numia, al Salone dei Pagamenti 2025, «non solo per l’integrazione di un gruppo come BPM, ma anche perché abbiamo continuato ad attrarre nuovi partner. Abbiamo convinto altre realtà bancarie a stringere accordi con noi e questo ci dà grande soddisfazione”. Un bilancio positivo, quindi, che Pugini definisce “solo l’inizio di un percorso di sviluppo che proseguirà con la stessa intensità anche nel prossimo anno”.
Numia si distingue nel panorama europeo per il suo modello B2B fondato sulla collaborazione e sulla personalizzazione. «Ci piace definirci una startup con 20 anni di esperienza perché uniamo la freschezza di un’azienda giovane all’expertise maturata in due decenni di attività. Non proponiamo soluzioni uguali per tutti, ma co-progettiamo con le banche prodotti e servizi costruiti sulle loro specificità». Una filosofia che valorizza anche l’identità italiana del progetto, basata su flessibilità, innovazione e dialogo costante con i partner.
Guardando al futuro, Pugini sottolinea il ruolo attivo di Numia nel disegnare il mercato dei pagamenti del 2026 e oltre: «Contribuiremo con idee, innovazione e soluzioni. Il trend verso i pagamenti digitali è incontrovertibile». E conclude con una riflessione sul cambiamento del settore: «Negli ultimi dieci anni la trasformazione è stata profonda, ma quella che ci attende sarà ancora più dirompente».



