"Una evoluzione, non una rivoluzione". Così Rita Camporeale, Responsabile del Servizio Sistemi di Pagamento dell'ABI giudica le ricadute sull'impianto normativo dei servizi di pagamento europei del pacchetto di proposte che la Commissione europea ha presentato lo scorso 28 giugno.
Due i testi normativi: una direttiva, cioè la PSD3, in cui confluisce la parte ordinamentale della PSD2, quindi l'impianto di autorizzazione degli istituti di pagamento, e quella sulla moneta elettronica. Dunque una direttiva pensata per regolare gli operatori non bancari che offrono servizi di pagamento sul mercato.
Insieme, la Commissione ha presentato una proposta di regolamento, un PSR, che fa evolvere la parte di trasparenza e di diritti e obblighi dei prestatori di servizi di pagamento e degli utenti, già affrontata con la PSD2.
Tra i punti centrali dell'intero pacchetto c'è sicuramente la tematica delle frodi, sottolinea Camporeale. La SCA ha ottenuto rilevanti risultati, ma i frodatori hanno cambiato modalità di attacco puntando sul social engeneering, manipolando cioè l'utente dei servizi di pagamento. Per contrastare questi fenomeni, la Commissione introduce sia maggiori responsabilità a carico delle banche, ma soprattutto un impanto di prevenzione più accurato.