Come avvicinare le nuove generazioni al mondo della cultura? È la domanda al centro dell’incontro promosso dall’Associazione Bancaria Italiana per il Festival è Cultura 2025, dedicato al rapporto tra giovani e patrimonio culturale.
Per Guglielmo Gigliotti, redattore del Giornale dell’Arte e docente all’Accademia di Belle Arti di Roma, la sfida è complessa ma urgente: “Oggi il continente dei giovani e quello della cultura non sempre parlano la stessa lingua, perché sono cambiati i codici, non solo tecnologici ma anche di percezione del mondo”.
Eppure, osserva Gigliotti, “nei ragazzi c’è una grande sete di conoscenza e consapevolezza”. A mancare, piuttosto, sono “le chiavi di lettura che davano senso alla vita e indicavano un percorso”.
Da qui l’appello a ritrovare figure di riferimento autentiche: “C’è bisogno di maestri, di guide. I grandi artisti e poeti dell’umanità possono essere fratelli e padri, perché anche loro hanno cercato risposte ai grandi interrogativi del vivere”.
Un messaggio che invita a riscoprire la cultura come “uno sterminato archivio planetario di risposte” capace di offrire ancora oggi senso e direzione alle nuove generazioni.
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