Trasformare la gestione dei crediti problematici dei privati in un’attività di caring che porta vantaggi sia al cliente sia alla banca. Questo l’obiettivo del Servizio gestione proattiva di BPER Banca che, con il supporto di CRIF e di soluzioni basate su machine learning e analisi di dati interni ed esterni, punta a cogliere tempestivamente i segnali che indicano situazioni di difficoltà per riuscire a intervenire con efficacia.
Ne parla Enrico Coppa Manager in Credit Monitoring and Management di BPER Banca, sottolineando quanto sia importante l’immediatezza nel cogliere le prime anomalie, considerando che il regolatore impone tempistiche stringenti per la gestione di posizioni problematiche.
Un’attività svolta con successo anche durante il periodo di moratoria dei prestiti quando era ancora più difficile monitorare i segnali di qualità del credito. “Grazie alla collaborazione con CRIF siamo riusciti a fare una serie di verifiche sulla clientela, non solo legate ai dati dei vari finanziamenti in essere, ma anche della movimentazione del rapporto, arrivando fino alla singola persona che mostrava indizi di difficoltà, per valutare l’opportunità di una ulteriore sospensione o di un allungamento del debito”, ricorda Coppa. Il risultato? La riduzione a un numero percentualmente molto limitato delle posizioni che non sono riuscite a pagare le rate al termine della moratoria.
Videointervista a cura di Maddalena Libertini e Flavio Padovan registrata in occasione del CRIF Finance Meeting 2021 (vai allo Speciale su Bancaforte)