UniCredit, accordo per 3.900 esuberi volontari e 1.300 assunzioni
di Flavio Padovan
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6 Febbraio 2017
Intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali su riduzione del personale e welfare aziendale
Accordo trovato tra UniCredit e organizzazioni sindacali su riduzione del personale, nuove assunzioni e welfare aziendale. Via libera dunque ai 3.900 esuberi previsti dal piano Transform 2019, che saranno gestisti con pre-pensionamenti su base volontaria attraverso l'accesso al Fondo di solidarietà del settore finanziario. Contemporaneamente, per garantire un ricambio generazionale, UniCredit assumerà 1.300 giovani entro il 2020. Inoltre, la banca si è impegnata a non attivare ulteriori piani di esuberi nel periodo 2017/2019.
Un "accordo positivo e socialmente responsabile", commenta una nota del Gruppo, che "permette all'azienda di definire un equilibrio positivo tra la necessità di gestire l'uscita del personale nel corso dei prossimi 3 anni e quella di investire nel livello di coinvolgimento e motivazione del personale".
Fa parte dell'intesa anche la creazione di un nuovo comitato misto sperimentale con le organizzazioni sindacali in materia di organizzazione del lavoro per monitorare l'attuazione e l'impatto del nuovo piano industriale sul modello operativo della banca.
L'accordo prevede anche la riorganizzazione dell'attuale welfare aziendale attraverso la fusione dei fondi pensione del Gruppo in Italia, la revisione dei centri ricreativi esistenti (Cral), l'arricchimento dell'assicurazione sanitaria e l'introduzione di una nuova copertura assicurativa per proteggere i dipendenti in caso di invalidità a causa di malattia. Sarò poi definite politiche di equilibrio vita-lavoro e un nuovo quadro di percorso di carriera per i ruoli principali della Banca Commerciale.