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11 Novembre 2024 / 21:23
 
Un piano d'azione per le fintech europee

 
Fintech

Un piano d'azione per le fintech europee

di Flavio Padovan - 16 Marzo 2018
La Commissione detta le linee per trasformare l'Europa in un polo mondiale dell'innovazione e delle tecnologie per i servizi finanziari
La Commissione europea punta sulle fintech per far crescere il mercato unico dei capitali (UMC) e renderlo più competitivo ed efficiente. Dando seguito alla consultazione pubblica avviata a marzo 2017 e a quanto già dichiarato lo scorso giugno in occasione della revisione intermedia del progetto per l'UMC, Bruxelles ha ora lanciato un piano d'azione per consentire al settore finanziario di sfruttare il rapido sviluppo di nuove tecnologie come la blockchain, l'intelligenza artificiale e i servizi di cloud. Al tempo stesso, l'azione della Commissione è rivolta a rendere i mercati più sicuri e a facilitare l'accesso ai nuovi operatori. Obiettivo finale è rendere l'Europa un polo mondiale 
"Le tecnologie digitali influenzano l'intera economia, e il loro impatto si fa sentire sia sui cittadini che sulle imprese. Tecnologie come la blockchain possono essere un fattore rivoluzionario per i servizi finanziari, ma anche per altri servizi. È necessario creare un contesto favorevole all'innovazione e al tempo stesso gestire i rischi e tutelare i consumatori", ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali.
Un piano che guarda al futuro
Il piano è composta da 23 iniziative con cui si vogliono creare le condizioni per l'affermazione di modelli di business innovativi e per la diffusione delle nuove tecnologie, rafforzando anche la cibersicurezza e l'integrità del sistema finanziario. Inoltre, la Commissione è presentato nuove norme sul crownfunding che consentiranno alle piattaforme di operare in un vero mercato unico Ue.
Di seguito alcuni dei punti principali contenuti nel piano d'azione.
Laboratorio Ue sulle tecnologie finanziarie. Ospitato dalla Commissione, consentirà alle autorità europee e nazionali di collaborare con i fornitori di tecnologia, in modo neutrale e in uno spazio non commerciale.
Blockchain. La Commissione ha già creato un Osservatorio e forum dell'UE sulla blockchain, che riferirà in merito alle sfide e alle opportunità delle criptovalute nel corso del 2018 e sta lavorando a una strategia globale sulla tecnologia di registro distribuito e sulla blockchain per tutti i settori dell'economia.
Informazioni condivise sulle società quotate. La Commissione avvierà consultazioni sul modo migliore per promuovere la digitalizzazione delle informazioni pubblicate dalle società quotate in Europa, anche attraverso il ricorso a tecnologie innovative per realizzare l'interconnessione delle banche dati nazionali. Ciò permetterà agli investitori di accedere più facilmente a informazioni fondamentali per prendere decisioni consapevoli sui propri investimenti.
Sicurezza informatica. La Commissione intende organizzare seminari per migliorare lo scambio di informazioni sulla cibersicurezza.
Norme orientate al futuro. La Commissione presenterà un programma con migliori prassi sugli spazi di sperimentazione normativa, sulla base degli orientamenti forniti dalle autorità europee di vigilanza.
Marchio paneuropeo per le piattaforme di crowdfunding. Attualmente questo forma di finanziamento è poco sviluppata nell'Ue. Molte piattaforme hanno difficoltà ad espandersi in altri Paesi dell'Unione a causa della mancanza di norme comuni che comporta un considerevole aumento dei costi di conformità e operativi e impedisce l'espansione oltre i confini originali. Per superare questi ostacoli la Commissione propone un regolamento che – una volta adottato dal Parlamento e dal Consiglio - permetterà alle piattaforme di presentare domanda per ottenere un marchio UE sulla base di un unico insieme di norme e di offrire i loro servizi in tutta l'Unione. Gli investitori sulle piattaforme di crowdfunding saranno protetti da norme chiare in materia di informativa, di governance e di gestione del rischio e da un approccio coerente alla vigilanza.
"Per competere a livello mondiale, le imprese europee innovative devono avere accesso ai capitali, disporre di spazi per innovare e beneficiare di un ampliamento di scala per crescere. È questa la premessa per il nostro piano d'azione fintech", ha affermato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali. Che ha poi concluso sottolineando l'importanza di una licenza dell'UE per il crowdfunding che "aiuterebbe le piattaforme di crowdfunding a espandersi in Europa e a mettere in contatto investitori e imprese di tutta l'UE, offrendo a imprese e imprenditori maggiori opportunità per proporre le loro idee a un pubblico più vasto di potenziali investitori".
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