Spinotto addio. La ricarica tra poco sarà wireless
di Mattia Schieppati
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14 Marzo 2014
La MIT Technology Review racconta come l'industry dei device sta superando il problema della batteria scarica. Una soluzione senza fili che è già realtà
Cellulari e tablet sempre più potenti, sempre più rapidi, con schermi a sempre più alta definizione. Belli, bellissimi. Il problema? Che, parafrasando un claim pubblicitario, la potenza è nulla senza... batteria. Quello della limitata durata delle batterie è infatti da sempre uno dei limiti più grandi di tutta l'industry dei device tecnologici: nonostante i passi da giganti fatti dai produttori di batterie, ancora non si è riusciti ad arrivare a un dunque capace di conciliare le esigenze (alte) di produttori e clienti finali. Batterie piccolissime, leggerissime, ma che durino tantissimo. Complicato, come rebus.
La soluzione, allora, è quella di cambiare strada. Non puntare sulla miniaturizzazione delle batterie, cercando il modo per potenziarne la durata, ma sviluppare sistemi di ricarica che vadano al di là del classico filo con spinotto. Una prospettiva interessante, e pare efficace, è quella dei sistemi di ricarica wireless, come racconta un interessante approfondimento dell'edizione italiana della
MIT Technology Review, la "voce" giornalistica che diffonde il verbo del mitico
Massachusetts Institute of Technology statunitense, una delle più importanti università di ricerca del mondo.
Un'analisi che prende spunto dalle soluzioni più innovative presentate all'ultimo Mobile World Congress di Barcellona, soluzioni che qualche produttore di telefonia sta già portando a prototipo. In pratica, in un non troppo lontano futuro, basterà appoggiare il proprio smartphone sul tavolo del ristorante, o tenerselo in tasca quando si è nella sala d'attesa di un'aeroporto, perché questo automaticamente si ricarica. Come? "Traducendo" in energia l'energia diffusa in maniera wireless attraverso campi elettromagnetici da appositi "pad" (tavolette-caricatori) applicati, appunto, sotto un tavolo, su un muro, sotto una poltroncina... dovunque.
Non è fantasia. Come sottolinea l'articolo, già il
Nokia Lumia attualmente in commercio può essere ricaricato senza fili, appoggiandolo su
un'apposita tavoletta elettromagnetica. Il passo ulteriore è quello di poter calibrare la potenza dell'onda elettromagnetica per fare in modo che il device non debba essere appoggiato, ma possa essere ricaricato anche a (limitata) distanza. E c'è già chi di questa tecnologia sta facendo business: "l'azienda che possiede i brevetti fondamentali di questa tecnica, la
Witricity di Watertown, nel Massachusetts, si è unita questo mese all'industria elettronica, ponendo fine a un periodo di stallo nello sviluppo della tecnologia", scrive la MIT Technology Review. "Il gruppo industriale al quale si è unita, denominato
Alliance for Wireless Power, ha appena lanciato una nuova gamma di prodotti ricaricabili a lungo raggio di nome. La tecnologia è stata dimostrata da manager di
Samsung e
Qualcomm nel corso del Mobile World Congress di Barcellona. Nella dimostrazione, un iPhone, un Galaxy 3 e un paio di cuffie Toq della Qualcomm venivano caricati da un pad avvitato al fondo del tavolo sul quale erano stati lasciati. La portata del pad era stata regolata per la distanza specifica di 4,5 centimetri che corrispondeva allo spessore del tavolo".