Piano Italia Cashless: più incentivi per ridurre il tax gap
di Emanuele Lancia
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26 Aprile 2021
Il Governo presenta il piano che si muoverà su due fronti: quello normativo, per rafforzare l’e-payment obbligatorio, e quello incentivante attraverso lotterie, riduzione del peso fiscale e diminuzione delle commissioni. Obiettivo: combattere l’evasione
Nel Def il Governo indica la via per combattere l’omessa fattura e quindi l’evasione. Si tratta di un nuovo patto con i contribuenti, una logica win-win di cui i pagamenti elettronici costituiscono la chiave. Pagamenti che saranno agevolati anche riducendo fortemente i costi delle transazioni.Attraverso un rafforzamento delle azioni di policy e un efficientamento delle performance dell’Amministrazione finanziaria si punta a ridurre drasticamente l’evasione fiscale che costituisce uno degli ostacoli principali alla crescita del Paese. L’azione sarà sostenuta anche dal fatto che l’approvazione da parte della Commissione Europea del PNRR “è subordinata” all’adozione di riforme strutturali, in linea con le Raccomandazioni approvate dal Consiglio.
E per l’Italia la prima Raccomandazione è proprio sulla politica fiscale e prevede di “contrastare l’evasione fiscale, in particolare nella forma dell’omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti”.
Per contrastare l’omessa fatturazione e, quindi, la cosiddetta “evasione con consenso”, appare necessario incentivare l’emersione di base imponibile attraverso un “contrasto di interessi” tra la parte acquirente e la parte venditrice. L’acquirente sarà quindi incentivato a richiedere la fattura, la ricevuta fiscale o lo scontrino al venditore in presenza di appropriati benefici in grado di stimolare l’emersione di base imponibile.
Il Piano Italia Cashless ha introdotto un doppio meccanismo, uno che agisce in modo probabilistico, premiando comportamenti corretti con strumenti come la lotteria degli scontrini. L’altro, più strutturale, che promette la “restituzione ai contribuenti onesti” delle risorse ottenute attraverso il miglioramento della tax compliance.
Per raggiungere quest’ultimo obiettivo la Legge di Bilancio ha istituito un nuovo “Fondo” speciale che verrà alimentato con le (eventuali) entrate generate dal miglioramento dell’adempimento spontaneo dei contribuenti e che potrà essere destinato al finanziamento di interventi di riduzione della pressione fiscale. L'intento è dare evidenza a una connessione diretta tra recupero di entrate derivante dal contrasto all’evasione e la diminuzione del carico fiscale.