Le start-up europee piacciono al venture capital
di Mattia Schieppati
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25 Luglio 2017
Il 2016 ha registrato una raccolta record di capitali, con 6,4 miliardi di euro. Information technology, biotech e assistenza sanitaria i settori che attraggono più investimenti
I fondi di venture capital europei che investono in start-up tecnologiche hanno raccolto nel 2016 la cifra più alta di capitali dal 2007, anno del grande boom che ha preceduto la bolla della crisi, ovvero 6,4 miliardi di euro (erano 5,5 nel 2015). È questo il dato centrale e significativo del report dal titolo
The Acceleration Point: Why Now is the Time for European Venture Capital con cui
Invest Europe, l'associazione che raggruppa i venture capital su scala continentale, presenta l'ottimo stato di salute del mercato delle start-up a livello continentale (
qui il report).
Un decimo dei capitali raccolti nel 2016, specifica il rapporto, provengono da investitori istituzionali nordamericani, dato che indica come le start-up europee siano una scommessa sempre più attraente per gli investitori di tutto il mondo, convinti dai buoni ritorni legati alle prestazioni dei fondi che le finanziano, in alcuni casi superiori per rendimento a quelli concentrati in Silicon Valley. Se guardiamo agli investimenti totali operati dai venture capital l'anno scorso in Europa, pari a circa 4,3 miliardi, emerge in proposito come il 44% dei finanziamenti siano andati a start-up specializzate in information technology mentre la seconda porzione, il 27%, è andata alle nuove imprese innovative nel campo della biotecnologia e dell'assistenza sanitaria. «Ma gli investitori hanno capito che l'Europa è capace di esprimere imprese innovative in settori che vanno dalla A alla Z», ha dichiarato Nenad Marovac, fondatore e vice presidente di Invest Europe.
Non per niente, sono europei 8 dei dieci Paesi al mondo che secondo la classifica 2016 del Global Innovation Index esprimono le economie più innovative (nello specifico: 1° Svizzera, 2° Svezia, 3° UK, 5° Finlandia, 7° Irlanda, 8° Danimarca, 9° Olanda, 10° Germania, con Stati Uniti al 4° posto e Singapore al 6°). Sempre dal Report emerge come ben 13 fondi di venture capital del Vecchio Continente sono stati capaci di superare quota 100 milioni di euro raccolti in fundrasing nel corso del 2016, con la prospettiva che il 2017 potrebbe registrare un'ulteriore spinta in avanti.
Il previsto lancio, ad opera della Commissione europea, di un "Fund of Funds" pubblico-privato da 400 milioni di euro, che avrà il compito di facilitare gli investimenti da parte dei grandi investor istituzionali, dovrebbe contribuire a portare ulteriore liquidità a tutto il movimento delle start-up.